L’emergenza caldo nella Milano dello scandalo urbanistica: sugli scivoli per bambini picchi di 85 gradi

Emergenza temperature altissime a Milano, già alle prese con il pesante scandalo sull’urbanistica: come ci si districa tra gli allarmi e la necessità di intervento da parte delle istituzioni.

L’inchiesta della Procura della Repubblica sull’urbanistica a Milano non è la sola “emergenza” che il capoluogo lombardo è chiamato ad affrontare. Secondo i volontari di Legambiente la città sarebbe sempre più da bollino rosso. Con il caldo alcune superfici hanno raggiunto picchi tra i 76 e gli 85 gradi.

Temperature altissime nella Milano dello scandalo urbanistica
L’emergenza caldo nella Milano dello scandalo urbanistica: sugli scivoli per bambini picchi di 85 gradi (LEGAMBIENTE FOTO) – Notizie.com

Le altissime temperature, infatti, non stanno risparmiando nessun quartiere. L’organizzazione ambientalista ha monitorato in particolare le zone d Corvetto, Argonne e Città Studi. Le 49 termografie realizzate da Legambiente hanno registrato temperature ambientali che oscillano tra i 30 e i quasi 40 gradi. E che hanno portato a temperature delle superfici con picchi di 76,5 e 85,6 gradi.

I monitoraggi sono stati presentati nelle scorse ore al grido Siamo al limite. Ebollizione globale, in occasione della quarta tappa della campagna itinerante Che caldo che fa! Contro la cooling poverty: città + fresche, città + giuste realizzata dall’associazione ambientalista con il supporto di Banco dell’Energia. A Milano, stando ai dati Istat, l’aumento delle temperature è stato di +1,3 gradi rispetto alla media 1971-2000, mentre secondo i dati di Berkeley Earth il valore è di oltre il doppio, +2,8 gradi, rispetto al 1960.

317 decessi stimati a Milano, prima in Europa per morti per caldo

In aumento anche le notti tropicali che, nel 2022, sono state 101. Inoltre, secondo un recente studio dell’Imperial College di Londra e della London School of Hygiene & Tropical Medicine, l’innalzamento delle temperature è stato responsabile all’inizio di questa estate di 317 decessi in eccesso stimati a Milano, prima in Europa per morti per caldo.

Nel quartiere Corvetto le situazioni più critiche sono state registrate nell’area giochi di piazzale Gabriele Rosa, con temperature delle superfici da record registrate sullo scivolo, 57,1 gradi, e di 76,5 gradi, sul gommino antitrauma. Nel quartiere Argonne tra i punti attenzionati da Legambiente l’area giochi ai giardini, inaugurata nel 2022 ma priva di ombreggiatura. Qui molte delle piazzole verdi, pensate per ospitare alberi, sono vuote e gli alberi presenti sono ancora troppo “giovani” per fare ombra.

Temperature altissime a Milano, una foto con la termocamera
317 decessi stimati a Milano, prima in Europa per morti per caldo (LEGAMBIENTE FOTO) – Notizie.com

La nostra campagna Che Caldo che fa – ha dichiarato Mariateresa Imparato, responsabile giustizia climatica di Legambiente – conferma un quadro preoccupante anche per la città di Milano. Che risente sempre più degli effetti della crisi climatica. Alle piogge torrenziali sempre più frequenti, si alternano intense ondate di calore e temperature elevate rese insostenibili nelle aree urbane dalla mancanza di infrastrutture. Per questo anche da Milano chiediamo la messa in campo di interventi più puntuali di mitigazione e adattamento e non più rimandabili”.

Tra le proposte dei volontari alle istituzioni programmi di forestazione urbana e rifugi climatici. Programmi da realizzare nei quartieri dove la carenza dei servizi si incrocia con vulnerabilità socioeconomiche come Corvetto. In particolare, Legambiente ha chiesto di modificare il Regolamento edilizio. Fissando percentuali obbligatorie di superfici permeabili negli spazi cittadini privati e pubblici e di recupero, riutilizzo e risparmio di acqua negli edifici, in tutti i casi di nuova costruzione e ristrutturazione maggiore di edifici sia pubblici sia privati.

Non proprio un buon momento, quello attuale, visto l’inchiesta che sta travolgendo il Comune, per modificare il Pup, il Programma urbano dei parcheggi. Ma tentar non nuoce. Del resto, a fare le spese di indagini sulla politica così come delle continue emergenze climatiche, sono sempre più spesso i cittadini.

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