Dazi, l’Europa approva le contromisure per prepararsi alle trattative con Donald Trump: un pacchetto di 93 miliardi.
Da una parte i negoziati con gli Usa, dall’altra le contromisure nel caso in cui gli accordi si rivelassero più complicati del previsto. Con questo obiettivo, l’Europa si sta preparando al primo agosto, giorno in cui scatteranno i dazi del 30% sull’export dei prodotti europei.
Sul tavolo delle trattative al momento ci sono i dazi unilaterali del 15% sulle importazioni Ue, un livello comprensivo del 4,8% che deriva dalla clausola del Paese più favorito.
Nel frattempo, il Comitato barriere commerciali di Bruxelles ha dato il via libera a un pacchetto di controdazi Ue ai prodotti Usa: una lista unica da 93 miliardi che non scatterà prima del 7 agosto, ma potrebbe anche non essere messo in campo.
Secondo Olof Gill, portavoce dell’esecutivo Ue al Commercio, un accordo è però “a portata di mano”, almeno secondo il punto di vista europeo. “Posso solo ripetere che ora siamo concentrati sul trovare un accordo negoziato” con gli Usa.
Il pugno duro della Francia contro i dazi di Trump
C’è poi una maggioranza qualificata a favore dell’uso dello strumento anti-coercizione, che la Francia vorrebbe venisse attuato subito, per poter fare pressione sulla Casa Bianca. Insomma: tutto è nelle mani di Donald Trump, è a lui che spetta l’ultima parola.
Nell’ormai famosa lettera che la presidente della Commissione Ue ha ricevuto il 12 luglio, il tycoon ha chiesto un rapporto commerciale con i 27 “più equilibrato ed equo”, ma non ha chiuso, almeno apparentemente, la porta a un accordo. La tariffa del 30% potrebbe infatti cambiare. A patto che l’Europa apra i propri “mercati commerciali finora chiusi, agli Stati Uniti”, ed elimini le “politiche tariffarie e non tariffarie e le barriere commerciali”.
Tra le barriere commerciali non tariffarie figurano anche le misure sanitarie e fitosanitarie, che sono legate alla qualità dei prodotti. Tra le altre cose dunque, sul tavolo dei negoziati l’Europa dovrà portare la difesa della salute dei cittadini europei.
I prodotti Usa che subiranno l’aumento dei prezzi
Ma come scriviamo spesso su queste pagine, il vero problema da affrontare saranno le ripercussioni economiche che i dazi Usa e Ue avranno nelle tasche dei cittadini. Nella lista unica da 93 miliardi che l’Europa ha approvato ci sono prodotti come motociclette, jeans, soia, ma anche aerei, automobili e apparecchiature elettriche.
QUI TUTTI I PRODOTTI USA CHE SARANNO COLPITI DAI DAZI
Come sappiamo, la Casa Bianca ha già imposto i dazi del 50% sulle auto europee e del 10% su altri prodotti. La nuova minaccia è quella di una tariffa del 50% sul rame.