Alla fine, la Reggia di Caserta ha annullato il concerto di Valery Gergiev: la politica non c’entra. Oppure sì?

Alla fine la Reggia di Caserta ha annullato il concerto di Valery Gergiev previsto per il 27 luglio. Tutti i partiti esultano, tranne il Movimento 5 Stelle (e Vannacci).

Dopo circa due settimane di polemiche, la Reggia di Caserta ha deciso di cancellare il concerto del direttore d’orchestra amico del presidente russo Vladimir Putin. La notizia è arrivata nel bel mezzo delle trattative per la scelta del candidato alle regionali in Campania.

Il direttore d'orchestra russo Valery Gergiev
Alla fine, la Reggia di Caserta ha annullato il concerto di Valery Gergiev: la politica non c’entra. Oppure sì? (Ansa Foto) – notizie.com

Diciamolo subito. La politica non c’entra niente con la decisione della Reggia di Caserta di togliere il concerto sinfonico del direttore d’orchestra russo Valery Gergiev. Ma non possiamo ignorare il contesto politico dentro cui la vicenda è maturata. Anche perché sulla questione è stata proprio la politica ad esprimersi.

E lo ha fatto anche il Partito democratico, lo stesso del presidente campano Vincenzo De Luca. La prima in assoluto è stata l’eurodeputata Dem Pina Picierno, che aveva chiesto proprio allo sceriffo di “intervenire per evitare che i soldi dei contribuenti” finissero “nelle tasche di un fiancheggiatore di un regime criminale”.

La risposta di De Luca era stata netta: secondo lui questo concerto doveva tenersi in nome del “dialogo che favorisce la pace”. E non era la prima collaborazione con Valery Gergiev nel corso delle sue amministrazioni (ne abbiamo scritto qui). Sempre Picierno è stata tra i primi ad esultare alla notizia della cancellazione dello spettacolo: “Abbiamo spiegato, lottato, ci abbiamo creduto e abbiamo vinto”. E con lei c’era quasi tutto il Pd. De Luca però, non aveva preso (almeno ufficialmente) la stessa posizione del partito.

Proprio in queste settimane sono in corso i “negoziati” per la scelta del candidato successore al ruolo. E chissà che questa vicenda del concerto non possa avere ripercussioni negative sul dialogo già difficile tra De Luca e il campo largo. Lo sceriffo infatti, avrebbe già mandato con difficoltà il nome di Roberto Fico (M5S) come prossimo candidato presidente.

Ma la decisione è stata della direzione della Reggia

Comunque sia, la decisione di annullare il concerto sinfonico di Valery Gergiev è arrivata dalla direzione della Reggia di Caserta (e non c’entra neppure Vincenzo De Luca), che in un comunicato ufficiale ha fatto sapere di averne “disposto l’annullamento”. Lo spettacolo era previsto nell’ambito della rassegna Un’Estate da Re e il direttore d’orchestra avrebbe dovuto esibirsi nel cortile del Complesso vanvitelliano.

La decisione di Tiziana Maffei, direttrice della Reggia, è stata accolta dal ministro della Cultura Alessandro Giuli che intervenendo nella polemica si era schierato sul fronte del no. Perché “l’arte è libera, ma la propaganda è un’altra cosa“. E non ha perso tempo il capo del MiC a dare “pieno e convinto sostegno” alla direzione, spiegando però che lui non c’entra e che è stata una “scelta libera e insindacabile”.

Tiziana Maffei, direttrice della Reggia di Caserta
Ma la decisione è stata della direzione della Reggia (Ansa Foto) – notizie.com

Con Maffei si sono schierati tutti i partiti politici: Più Europa, i Radicali, Azione, Noi Moderati, Fratelli d’Italia, PD, la Lega. Contro di lei invece, il vicesegretario del Carroccio Roberto Vannacci: “Se è bravo, lo farei esibire al Parlamento europeo”, ha detto. E pure il Movimento 5 Stelle ha parlato di “tempi bui“, spiegando che aver cancellato lo spettacolo “non solo è triste, è deprimente”.

Gergiev: “Alla Russia non importa, il danno è per l’Italia”

Interpellato dall’agenzia di stampa russa Tass, è intervenuto anche il maestro Gergiev: “Coloro che pensano che la cancellazione del concerto danneggerà la Russia si sbagliano profondamente“. Più che altro “sarà inflitto un danno all’Italia, che in questo modo mina la propria autorità e dà motivo di dubitare dell’ospitalità e dell’apertura verso tutti coloro che con il proprio talento, professionalità e sincerità portano nel mondo il bello e l’eterno”.

Ecco perché il concerto di Gergiev alla Reggia di Caserta è stato annullato

In un solo giorno una petizione per non far esibire Gergiev alla Reggia di Caserta ha raccolto oltre 16mila firme e al fronte del no si sono aggiunti anche molti Premi Nobel. Annullare il concerto è sembrata anche una scelta obbligata, dal momento che molti cittadini stavano acquistando più biglietti in prima fila.

Si pensa, per manifestare il proprio dissenso contro lo spettacolo. La tensione stava salendo, Prefettura e Questura avrebbero dovuto affrontare manifestazioni di protesta di cittadini ucraini e russi dissidenti, previste sia fuori che dentro la Reggia. Con questo clima, è apparso necessario disinnescare i rischi.

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