Il presidente Usa Donald Trump si è recentemente sottoposto a un controllo medico ed ha riscontrato un’insufficienza venosa cronica (ivc). Ma di cosa si tratta e quanto è grave?
A parlarne è stata la portavoce della Casa bianca Karoline Leavitt, e le sue rivelazioni hanno destato preoccupazioni e più di una speculazione, anche politica, sulle condizioni di salute del presidente Usa. Donald Trump, infatti, soffre di insufficienza venosa cronica. 
Il tycoon, che il 14 giugno scorso ha compiuto 79 anni, si è sottoposto ad una serie di controlli dopo aver notato un lieve gonfiore nella parte inferiore delle gambe. Gli è stata diagnosticata una condizione abbastanza comune negli anziani che comporta l’accumulo di sangue nelle vene. Ciò avviene poiché le valvole, che normalmente aiutano a muovere il sangue contro la forza di gravità, perdono gradualmente la capacità di funzionare correttamente.
Leavitt ha anche parlato di alcuni lividi sul dorso della mano del presidente, che sarebbero però “compatibili” con un’irritazione causata dalle sue “frequenti strette di mano e dall’uso di aspirina” che Trump assume per ridurre il rischio di infarto e ictus. Ad aprile, Trump si è sottoposto a un esame fisico completo consultando più di una dozzina di specialisti. Il rapporto reso noto allora non includeva l’insufficienza venosa cronica.
Insufficienza venosa cronica, Leavitt: “Il presidente gode di ottima salute”
La portavoce della Casa bianca non ha specificato quando Trump ha notato per la prima volta il gonfiore. Il presidente Usa si sarebbe quindi sottoposto a un ulteriore esame completo che includeva test vascolari, degli arti inferiori ed ecografici. Nessuna prova invece di trombosi venosa profonda, una condizione medica più grave in cui si forma un coagulo di sangue in una o più vene, solitamente nelle gambe, né di arteriopatia.
Karoline Leavitt ha fatto sapere che l’insufficienza venosa cronica al momento non sta causando alcun disagio al leader della Casa bianca: “Il presidente gode ancora di ottima salute, cosa che credo tutti voi possiate constatare quotidianamente”. 
La patologia, oltre al gonfiore, può includere dolori alle gambe, sensazione di pesantezza o formicolio e vene varicose. I casi gravi possono scatenare ulcere.
I fattori di rischio possono includere coaguli di sangue. I medici devono escludere cause gravi di gonfiore alle gambe, come problemi cardiaci, malattie renali o coaguli appunto. Il trattamento può includere l’uso di calze a compressione, il sollevamento delle gambe e il raggiungimento di un peso corporeo sano. Si raccomanda anche l’esercizio fisico, in particolare camminate, poiché i muscoli delle gambe forti possono comprimere le vene aiutandole a pompare il sangue.
