Il ministro dei Trasporti e un funzionario dello stesso Dipartimento sono morti in circostanze sospette. A Mosca si indaga per suicidio. Non sono le prime morti archiviate troppo velocemente da quando è scoppiata la guerra in Ucraina.
Due morti in pochi giorni in Russia. Il primo è l’ex ministro dei Trasporti Roman Starovoit: Putin lo aveva licenziato con tanto di decreto presidenziale. Il secondo è Andrei Korneichuk, vice capo del Dipartimento di gestione patrimoniale dell’Agenzia delle Strade.
Roman Starovoit è stato trovato morto con un colpo d’arma da fuoco in un cespuglio poco lontano dalla Tesla, acquistata a maggio. Si trovava nel distretto di Odintsovo, nella regione di Mosca.
Inquirenti e media locali parlano di suicidio. Anche perché accanto al cadavere è stata trovata la pistola d’onore Makarov, che aveva ricevuto come premio nel 2023. Forbes scrive che il ministro sarebbe morto già nella notte tra il 5 e il 6 luglio, ma la notizia è venuta fuori dopo l’annuncio ufficiale del licenziamento.
Non è certa la data della morte di Roman Starovoit. Putin ha già nominato il successore, ecco chi è
Le informazioni non sono precise, dal momento che secondo altri media, il 6 luglio Roman Starovoit avrebbe partecipato a una riunione al Ministero in occasione di un incidente nel porto di Uts-Luga. L’ex ministro dei Trasporti era coinvolto in un’inchiesta per corruzione relativa alla costruzione di alcune strutture difensive nella regione di Kursk, di cui era stato governatore per oltre cinque anni fino a maggio 2024.
Nel processo hanno testimoniato contro di lui alcuni imputati, tra cui il suo successore alla guida del Kursk, Alexey Smirnov, per un caso relativo al furto di un miliardo di rubli stanziati per costruire alcune strutture protettive al confine con l’Ucraina.
Smirnov è stato arrestato ad aprile. Sul licenziamento di Starovoit, Vladimir Putin si è limitato a dire che è venuto meno il rapporto di fiducia.
Un’ora dopo la notizia della sua morte, il presidente russo Vladimir Putin ha nominato il suo successore Andrei Nikitin, ex governatore della regione di Novgorod.
Andrej Korneichuk: il secondo decesso sospetto?
Il secondo deceduto, come detto, è Andrej Korneichuk, vicedirettore del Dipartimento patrimonio di Rosavtodor. Avrebbe avuto un malore e si sarebbe accasciato a causa di un arresto cardiaco durante una riunione proprio nella sede del Ministero dei Trasporti a Mosca.
Secondo alcuni osservatori i due decessi potrebbero essere collegati, sia per la vicinanza temporale con la quale si sono verificati, sia perché entrambi erano coinvolti nel settore delle Infrastrutture legate alla difesa. C’è un’indagine in corso per suicidio, aperta dal Comitato Investigativo.
Tutte le morti sospette in Russia (ma archiviate come suicidi) da quando c’è la guerra in Ucraina
Roman Starovoit e Andrej Korneichuk sono solo le ultime di una serie di decessi in circostanze misteriose di alti funzionari e manager russi. Tutti sono stati archiviati come suicidi. L’ultimo risale a soli tre giorni fa, quando è stato trovato morto a Mosca Andre Badalov, vicepresidente di Transneft, compagna degli oleodotti russa. Il presidente della stessa compagnia è Alexander Novak, vice primo ministro russo dal 2020.
Da quando è scoppiata la guerra in Ucraina, altre personalità che lavoravano nel settore energetico e alti funzionati sono morte sul luogo di lavoro e nei loro appartamenti. Proprio nel 2022 il primo è stato Vadislav Avaev, con la moglie e la figlia. Era l’ex presidente di Gazprombank.
Nello stesso anno sono stati trovati in Spagna i cadaveri di Serghei Protosenia, moglie e figlia. Era il dirigente di Novatek. In circostanze misteriose è morto anche Ravil Maganov, presidente della compagnia petrolifera Lukoil. È caduto dalla finestra dell’ospedale dov’era ricoverato.