Giallo di Villa Pamphili, Francis Kaufmann si è avvalso della facoltà di non rispondere ai pm italiani. Si avvicina il giorno della decisione della Corte d’Appello greca. Gli aggiornamenti sul caso.
Si avvicina il giorno della decisione dei giudici ellenici sull’estradizione di Francis Kaufmann, accusato del duplice omicidio della moglie Anastasia Trofimova e della figlia di quasi un anno, Andromeda.
Alla vigilia del verdetto della Corte di Appello greca, il quarantaseienne è stato interrogato dai pubblici ministeri italiani nel corso di una videocall dal carcere di Larissa, in Grecia, dov’è detenuto. “Sono innocente”, ha detto. “Voglio prima parlare con il mio avvocato e con il consolato americano, poi deciderò se rispondere”. Non una parola in più per far luce sulla vicenda di Villa Pamphili, sulla quale gli inquirenti italiani stanno cercando di fare luce dal 7 giugno, giorno del ritrovamento dei cadaveri di madre e figlia.
Francis Kaufmann, alias Rexal Ford, è stato interrogato nell’ambito di un atto istruttorio richiesto dalla Procura di Roma tramite un ordine europeo di indagine, l’Oei, in presenza anche di un giudice istruttore locale. L’interrogatorio è durato circa trenta minuti. Intanto, come accennato, giovedì 26 giugno è attesa l’udienza davanti alla Corte di Appello ellenica, per esaminare la richiesta di estradizione da parte dei colleghi italiani, alla quale Kaufmann si era opposto, chiedendo di tornare negli Stati Uniti.
Gli ultimi giorni di vita di Anastasia e Andromeda
Secondo quanto ricostruito finora, l’uomo viveva da circa due settimane insieme con Anastasia, russa di ventotto anni, e Andromeda, in un giaciglio di fortuna tra gli oleandri di Villa Pamphili, nella Capitale italiana. Tutti i giorni uscivano dal parco per lavarsi e cercare cibo, alcune volte sono stati trovati anche vicino al mercato di San Silverio.
In un primo momento la Procura di Roma aveva accusato Kaufmann dell’occultamento del cadavere della moglie e dell’omicidio della figlia di undici mesi. Poi, nell’evolversi delle indagini e anche sulla base delle prime risultanze dell’autopsia al corpo di Anastasia, l’accusa è diventata quella di duplice omicidio aggravato.
Tra i principali elementi nelle mani di inquirenti e investigatori, ci sono i tabulati telefonici, le celle e le immagini delle telecamere di videosorveglianza. I primi sospetti sarebbero emersi tra il 3 e il 4 giugno, quando il telefono di Kaufmann si è spento improvvisamente e di Anastasia non ci sono più state tracce. Poche ore prima il quarantaseienne era rimasto coinvolto in una lite da Starbucks in piazza San Silvestro.
I risultati degli esami istologici sul corpo della ventottenne sono attesi per luglio. La Procura di Roma li ha disposti in seguito all’autopsia, eseguita all’Istituto di medicina legale dell’Università Cattolica. Serviranno a capire com’è morta Anastasia. Tra le ipotesi, quella del soffocamento.
Continua anche l’indagine interna della polizia sui controlli ai quali Kaufmann è stato sottoposto nei giorni precedenti al ritrovamento dei cadaveri. Una prima volta il 20 maggio, quando è stato fotografato con una ferita alla testa mentre Anastasia cercava di aiutarlo. Erano seduti su una scala, la donna teneva in braccio Andromeda. Una seconda volta il 5 giugno, quando Kaufmann era solo con la bimba.
La lite di Kaufmann da Starbucks e le anticipazioni di Chi l’ha Visto? di mercoledì 25 giugno
C’è poi un altro episodio che risalirebbe al 3 giugno. Il quarantaseienne sarebbe stato picchiato da Starbucks. Con lui c’erano la bimba e Anastasia, ed aveva rifiutato l’offerta del personale di chiamare i sanitari del 118.
Nella puntata di mercoledì 25 giugno di Chi l’ha visto? sono intanto attese nuove testimonianze. Sul sito del programma condotto da Federica Sciarelli si legge qualche anticipazione sull’intervista alla madre di Anastasia. “Non era un hacker”, racconta la donna. “Aveva preso la laurea nei trasporti, poi è andata a Malta dove ha conosciuto quest’uomo americano”.
Sul rapporto con Francis, racconta: “Lui non le permetteva di comunicare, le ha fatto perdere i contatti con tutti, con la famiglia, con le sue amiche”. La donna avrebbe visto la piccola Andromeda nei video e nelle foto da Roma: “Ero preoccupata”, racconta. “Non aveva registrato la bambina all’anagrafe, la faceva vivere come un fantasma”.
La trama del film di Kaufmann
Nel corso del programma verranno intervistati altri testimoni e andrà in onda la presentazione di Stelle nella notte, il film col quale Kaufmann aveva ottenuto la tax credit di 863mila euro dal Ministero dei Beni Culturali.
Si tratta di una commedia ambientata a Roma “sul Vecchio e il Nuovo”, con “l’illustre critico Jack Donovan, che ha un certo stile in ogni aspetto della vita”, dice Kaufmann spiegando il soggetto del film. “La storia si intreccia con quella di sua figlia e dell’emergente Charlie Coppola. Un’entusiasmante avventura di due star nei loro rispettivi mondi: Jack e Charlie”.