“Crudeltà, ma niente premeditazione”: confermato l’ergastolo per Alessandro Impagnatiello, killer di Giulia Tramontano

Giulia Tramontano è stata trucidata con trentasette coltellate, undici mentre era ancora viva. Era incinta di Thiago. E tre colpi, non mortali, le sono stati inferti al viso per sfigurarla.

La Corte d’assise d’Appello di Milano ha deciso. Ergastolo confermato per Alessandro Impagnatiello, reo confesso dell’omicidio della compagna avvenuto a Senago il 27 maggio 2023. Esclusa solo l’aggravante della premeditazione.

Alessandro Impagnatiello, il killer reo confesso di Giulia Tramontano
“Crudeltà, ma niente premeditazione”: confermato l’ergastolo per Alessandro Impagnatiello, killer di Giulia Tramontano(ANSA FOTO) – Notizie.com

I giudici del capoluogo lombardo erano stati chiamati a decidere sul ricorso presentato dal legale di Impagnatiello, Giulia Geradini. I giudici popolari, guidati dalla presidente Ivana Caputo e dalla giudice Franca Anelli, in mattinata avevano ascoltato le arringhe della Procura generale rappresentata da Maria Pia Gualtieri, dell’avvocato della famiglia Tramontano Giovanni Cacciapuoti, parte civile nel processo, e della difesa dell’imputato.

Gerardini aveva chiesto di riconoscere le attenuanti generiche e l’esclusione della premeditazione e della crudeltà. Le aggravanti erano state già stabilite nella sentenza di primo grado emessa il 25 novembre 2024. Impagnatiello in quell’occasione era stato condannato per omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dalla crudeltà, dal legame di convivenza con la vittima, di occultamento di cadavere e procurato aborto.

La difesa di Impagnatiello: “Abbiamo sempre rispettato la famiglia Tramontano”

Secondo la legale le motivazioni che avevano portato alla sentenza erano “assolutamente scarne”. E che non avevano “valutato la complessità degli evidenti positivi”.

Qualora fosse stato accolto il ricorso, la pena per Alessandro Impagnatiello sarebbe passata dall’ergastolo a trent’anni di reclusione. “Abbiamo sempre portato rispetto nei confronti della famiglia Tramontano. – aveva detto Gerardini – Non solo con le scuse nei confronti della famiglia, ma la resipiscenza rispetto al fatto”.

Giulia Gerardini, avvocata di Alessandro Impagnatiello, il killer reo confesso di Giulia Tramontano
La difesa di Impagnatiello:  “Abbiamo sempre rispettato la famiglia Tramontano” (ANSA FOTO) – Notizie.com

Secondo l’avvocata Impagnatiello sarebbe anche intenzionato a provvedere al risarcimento dei danni il prima possibile, “ovviamente deve essere data a lui la possibilità di iniziare un’attivita’ lavorativa in carcere”. Di parere avverso la procuratrice Gualtieri, che aveva chiesto alla Corte di confermare l’ergastolo. Una requisitoria breve quella della pm milanese, secondo cui “Impagnatiello ha sempre sviato le indagini” e “ha ucciso con fredda premeditazione”.

Gualtieri ha anche ricordato il retroscena per cui l’ex barman il 27 maggio 2023, dopo che Giulia si era incontrata con la donna con cui il 32enne aveva una relazione parallela, l’aveva “aspettata per due ore a casa e non le ha dato nemmeno il tempo di discutere. L’ha colpita alle spalle e l’ha uccisa”. L’uomo, che era presente in Aula ed ha ascoltato la conferma della sua condanna, ha scosso la testa più volte.

Impagnatiello, esclusa la premeditazione: ecco perché

Perché i giudici oggi hanno escluso la premeditazione per Alessandro Impagnatiello? In attesa delle motivazioni della sentenza, l’ipotesi è che i giudici possano aver sposato la tesi della difesa secondo cui la somministrazione alla vittima nelle settimane precedenti l’omicidio del topicida avrebbe avuto ad oggetto la volontà di eliminare il feto e non la donna. Le stesse ricerche sul web lo dimostrerebbero. Le stringhe “veleno per topi” o “topicida“, quasi sempre sarebbero state collegate alle parole “aborto” o “incinta“, o “gravidanza“.

L’imputato è rimasto impassibile alla lettura della sentenza. Quando la presidente della Corte Ivana Caputo ha pronunciato il verdetto, lui era in piedi nei primi banchi accanto alla sua legale Giulia Geradini e non ha avuto alcuna reazione. In lacrime, invece, i genitori della vittima. La Corte si è anche riservata sulla richiesta di ammettere Impagnatiello a un percorso di giustizia riparativa.

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