Il giallo di Villa Pamphili si infittisce, per l’accusa Fracis Kaufmann avrebbe ucciso anche la moglie Anastasia. Si prepara la rogatoria per la testimonianza della madre della donna.
I pubblici ministeri ora contestano a Francis Kaufmann il duplice omicidio: della moglie Anastasia e della figlia Andromeda, che non ha fatto in tempo a compiere un anno. Il caso è noto: quello del giallo di Villa Pamphili, nell’ambito del quale si potrebbe ora compromettere ulteriormente la posizione del californiano, arrestato in Grecia e in attesa della decisione del Tribunale per l’estradizione.
La Procura di Roma sta preparando una rogatoria da inoltrare alle autorità russe, per poter raccogliere la testimonianza della madre di Anastasia, Tatiana Zamliakova, che si è rivolta a Chi l’ha Visto? dopo aver visto le foto dei tatuaggi della figlia, diffusi dalla polizia nella speranza che qualcuno potesse aiutare a risalire all’identità della vittima.
Tatiana li ha riconosciuti e proprio grazie a lei ora la giovane donna e la bimba hanno un nome. Per raccogliere la sua testimonianza, gli inquirenti dovrebbero raggiungerla a Omsk, in Siberia occidentale. Ma per poterlo fare è necessario che le autorità russe diano il via libera a quelle italiane per poter operare.
In alternativa, Tatiana potrebbe venire in Italia, ma questa ipotesi è remota. Almeno per ora. La donna potrebbe far luce sul rapporto che Anastasia aveva con Francis: pare infatti, che la giovane nell’ultima mail le avesse raccontato di una crisi nel rapporto col marito.
Cosa sappiamo della relazione tra Kaufmann e la vittima
La coppia si sarebbe conosciuta a Malta nel 2023. La giovane donna era lì per studiare l’inglese. Dopo la nascita di Andromeda tutti insieme si sarebbero trasferiti a Roma, dove Kaufmann avrebbe usato più carte di credito e sim telefoniche.
Potrebbe essere utile anche risalire al numero di telefono di Anastasia, in modo da poter ricostruire gli ultimi spostamenti e soprattutto ricostruire il traffico telefonico. Si attende intanto, anche la decisione del giudice ellenico per l’estradizione di Kaufmann, mentre si indaga sui fondi pubblici che il californiano ha ricevuto dallo Stato italiano, oltre 800mila euro di tax credit, concessi dal Ministero della Cultura per un film che non ha mai realizzato. Soldi che avrebbe ottenuto nonostante i precedenti a suo carico per violenza.
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Francis Kaufmann, alias Rexal Ford, alias Matteo Capozzi: sono tutte identità utilizzate dall’uomo, e sulle quali ora indagano gli inquirenti, per venire a capo di questo mistero che sta tenendo l’Italia col fiato sospeso.
Tra le verifiche, ci sarà l’analisi del dna per accertare se la piccola Andromeda fosse effettivamente la figlia dell’uomo. Che ha scelto di non collaborare con le autorità greche dopo l’arresto e ha rifiutato di essere trasferito in Italia. Si attende quindi la decisione del giudice sull’estradizione dell’uomo, che ha anche appellato gli italiani come “mafiosi”. Kaufmann sarà raggiunto presto dagli inquirenti italiani in Grecia.
Perché gli inquirenti ora accusano Kaufmann anche della morte di Anastasia
Intanto si attendono i risultati degli esami istologici di Anastasia, che serviranno ad accertare le cause della sua morte. Nella prima fase dell’autopsia non è stato possibile accertarle, anche perché il corpo era in avanzato stato di decomposizione. Tra le ipotesi si sarebbe quella di un soffocamento anomalo, ad esempio con un cuscino, che in un primo momento era stata scartata.
Sul caso di Villa Pamphili, la polizia ha anche avviato un’inchiesta interna su dieci giovani agenti, per fare luce sui controllo effettuati ad Anastasia e Francis a Roma, pochi giorni prima del presunto duplice delitto. La polizia sarebbe intervenuta almeno quattro volte, ma non è mai avvenuta un’identificazione e ora si cerca di fare luce sull’approccio operativo.