L’ultimo esame di stato prima della rivoluzione del Ministero: per la maturità 2026 cambierà (quasi) tutto, ansia a parte

Ore di ansia, di ripassi, di toto-tracce, di sondaggi, di bilanci e di scaramanzie. Tutto per un “rito collettivo” che in Italia va avanti dal 1923: l’esame di maturità degli studenti.

E dopo ben 102 anni l’esame di stato per i ragazzi italiani sta per cambiare. Parola del Ministero, che già quest’anno apre ad alcune novità per poi preparare una rivoluzione (piccola o grande, è presto per definirla) per la maturità 2026, quella del prossimo anno.

Esame di stato e di maturità 2026
L’ultimo esame di stato prima della rivoluzione del Ministero: per la maturità 2026 cambierà (quasi) tutto, ansia a parte (ANSA FOTO) – Notizie.com

Prima di arrivarci, però, è bene approfondire ciò che accadrà quest’anno agli esami di stato 2025. La data che tutti gli studenti dell’ultimo anno di superiori hanno cerchiato in rosso sui calendari è quella di mercoledì 18 giugno. Mancano ormai poco più di ventiquattr’ore alla prima prova scritta. 524.415 studenti saranno esaminati da 13.900 commissioni per un totale di 27.698 classi.

Ieri si è tenuta la riunione plenaria dei presidenti e dei commissari. Gli orali (proprio quelli che saranno interessati dalla rivoluzione ministeriale nel 2026) dureranno fino a circa la metà di luglio. Ci arriveremo, ma nel frattempo in queste ore sta impazzando il toto-tracce per il tema. Gabriele D’Annunzio e l’Intelligenza artificiale si confermano in pole position. Ma ci sono anche gli anniversari degli ottant’anni dalla fine della Seconda guerra mondiale e della morte di Adolf Hitler e Benito Mussolini.

Maturità 2025, tutte le possibili tracce per il tema

Se gli argomenti storici dovessero “fermarsi” al conflitto del 1939-1945 gli studenti delle scuole italiane non dovrebbero avere particolari problemi. Anche perché, secondo un’indagine di alcuni portali specializzati, i programmi di Storia di metà degli istituti si sono fermati proprio alla Seconda guerra mondiale. Spesso per mancanza di tempo non è stato portato a compimento lo studio della Storia fino ai giorni nostri. Dunque i nostri studenti stanno ora cercando di colmare i vuoti in autonomia.

Resta poi viva l’ipotesi di una traccia sulla Chiesa in virtù dell’anno giubilare ma soprattutto dell’avvicendamento sul soglio pontificio. Possibile anche una traccia sull’Europa: due gli anniversari, 40 anni dal trattato di Schengen e 75 dalla dichiarazione di Schumann. Tra un ascolto di Notte prima degli esami di Antonello Venditti, un ripasso, magari la preparazione di un eventuale bigliettino come “aiutino” (di gran lunga preferito all’Ia che rischia di annullare le prove), ci si avvia a lunghe falcate verso l’appuntamento di domani mattina.

Esame di stato e di maturità
Maturità 2025, tutte le possibili tracce per il tema (ANSA FOTO) – Notizie.com

E poi: molti studenti si stanno preparando anche con santini e riti scaramantici, fioretti, pellegrinaggi, indossando un accessorio o un capo di abbigliamento ritenuto portafortuna. Riti che si ripetono, come già accennato, dal 1923, quando l’esame venne istituito. La prima vera modifica dell’esame di stato arrivò nel 1937, quando i programmi scolastici oggetto delle prove finali si ridussero a quelli dell’ultimo anno. Durante la Seconda guerra mondiale poi, l’esame fu modificato nuovamente, riducendo l’esame ad un semplice scrutinio di fine anno.

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Passato il periodo buio della guerra, nel 1951, venne rispolverato l’esame con quattro prove scritte e prova orale, mettendo in crisi ancora una volta i maturandi dell’epoca. Veniamo alle novità della maturità 2025. Da questo anno scolastico costituisce requisito per l’ammissione all’esame lo svolgimento dei Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (Pcto). Peserà la valutazione del comportamento: qualora il candidato abbia riportato, in sede di scrutinio finale, una valutazione inferiore a sei decimi in condotta non sarà ammesso all’esame.

Maturità 2026, cosa cambierà il prossimo anno

Se invece, la valutazione del comportamento sarà pari a sei decimi, in sede di colloquio si discuterà un elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale fondata sul rispetto dei principi costituzionali. E il prossimo anno? Il Ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara lo ha già annunciato. L’esame di stato diventerà, cambiando anche il nome, ufficialmente un esame di maturità. Si passerà dall’interrogazione finale ad una prova multidisciplinare.

I dettagli non sono ancora noti, ma stando alla linea che il Ministero vuole percorrere sarà dedicato molto più spazio ai percorsi scuola-lavoro, al curriculum degli studenti, alle attività di orientamento, all’educazione civica, Insomma, dovrà emergere una maturazione complessiva dello studente. Insieme a quella, ci si augura, dell’intero sistema scolastico. Ciò che non cambieranno, c’è da giurarci, saranno la Notte prima degli esami, l’ansia, i ripassi e i fioretti.

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