La scuola del futuro secondo Valditara, Skuola.net: “La vera sfida non sono le poesie a memoria ma l’IA”

Il Ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara ha già annunciato che ci saranno dei cambiamenti nell’istruzione nei prossimi anni. Ma cosa cambierà nello specifico?

Le linee guida pubblicate ci danno alcune indicazioni interessanti, ma non sono tutto. C’è da fare molta attenzione a quello che potrebbe accadere in futuro, grazie anche all’importante contributo dell’Intelligenza Artificiale.

bambini al computer
La scuola del futuro secondo Valditara, Skuola.net: “La vera sfida non sono le poesie a memoria ma l’IA” – (Notizie.com)

Inutile negarlo, la scuola non è più quella di una volta. La tecnologia ha fatto il suo ingresso dirompente con la possibilità da un lato di rendere più facile e approfondito lo studio agli alunni, dall’altro di rendere pericolosamente agevole la fuga dallo studio.

Valditara ha parlato di un ritorno a un’istruzione più tradizionale, tutti ricordiamo la polemica sulle “poesie imparate a memoria”, ma che con un occhio guardi anche al futuro. Un Umanesimo tecnologico che metta insieme, appunto, passato e presente. Si vuole, inoltre, restituire centralità al ruolo dell’insegnante, che dovrà tornare a essere “magister” come intendevano i latini e non più solo professionista dell’istruzione. Intanto gli studenti sono a caccia di consigli su come affrontare la maturità.

Come sarà la scuola del futuro? La risposta di Daniele Grassucci a Notizie.com

Abbiamo chiesto a Daniele Grassucci d Skuola.net, come potrebbe essere, secondo lui, la scuola del futuro. Ecco cosa ci ha risposto.

La scuola del futuro è connessa alle nuove linee guida ma tendenzialmente capire come sarà è difficile dirlo. Si tratta pur sempre di linee guida e ci sarà grande discrezionalità dei docenti sulla loro applicazione. Faccio un esempio, il programma di storia solo metà dei maturandi supera la Seconda Guerra Mondiale e finire il programma questo ci fa capire che tra l’idea del Ministero e quello che accade c’è una grandissima discrepanza”, spiega.

ragazze con scritta future
Come sarà la scuola del futuro? La risposta di Daniele Grassucci a Notizie.com

Ci sono poi le preoccupazioni legate alla tecnologia: “Il tema vero sarà iniziare a ragionare sulla sfida dell’Intelligenza Artificiale e in parte le linee guida ne parlano soprattutto per quanto riguarda l’uso critico della stessa. Parlano più questo dello studiare le poesie a memoria, che avevano fatto scalpore. In certi aspetti c’è un ritorno alla tradizione, ma anche uno sguardo verso il futuro e l’innovazione”.

Secondo Grassucci però il vero quesito da farsi è un altro: “Il problema vero non è però legato all’ideazione di nuove linee guida, ma si dovrebbe lavorare in maniera molto importante sulla formazione dei docenti. Sarà dirimente per la qualità dell’insegnante lavorare sulla formazione con corsi di aggiornamento seri”.

E ancora: “Sarà necessario andare a colpire quei docenti che sfruttano le maglie di un sistema che permette di far coesistere sia professionisti eccellenti, la maggior parte, e quelli assolutamente non in grado di occupare quel ruolo che rubano risorse possibilmente destinati a chi invece è più preparato e con maggiori capacità e voglia di lavorare. Nei paesi dove i docenti vengono pagati di più lavorano anche di più sia per la docenza che in back office e qui è tutto molto discrezionale con alcuni che lavorano moltissimi e altri molto meno del necessario”.

Maturità 2025: tutte le novità da sapere

Daniele Grassucci ci ha spiegato anche cosa cambierà quest’anno rispetto agli scorsi. Con la sessione d’esame ormai alle porte è interessante per gli studenti capire più da vicino quello che li spetterà e che sarà differente rispetto a quanto visto da chi li ha preceduti. Un periodo di stress questo, che si dovrà gestire anche capendo queste cose.

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Maturità 2025: tutte le novità da sapere – notizie.com

In realtà però Grassucci ci tiene a sottolineare che per ora non ci saranno stravolgimenti: “Gli esami di maturità di quest’anno non vivranno novità grandi e sostanziali, perché quelle vere e importanti dovevano essere così già da tempo. Mi riferisco in particolare che i PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento) siano un requisito di ammissione all’esame di maturità. Era incluso nella riforma Buona Scuola di Matteo Renzi, era stata prorogata anno dopo anno fino a oggi.”

Come funziona il voto in condotta

Attenzione però alla grande differenza di quest’anno: “C’è una novità, frutto del sacco di Valditara, che è il voto in condotta, ma non tanto della non ammissione all’esame in caso di insufficienza, che è così da vent’anni, quanto perché ora si è più facile esserlo, anche se sarà complesso, e che in caso di valutazione sotto l’ottimo, dunque inferiore all’otto, porterà a una penalizzazione dei crediti scolastici da 1 a 3 punti e dunque sul voto finale. Ricordiamo che non può essere retroattiva e quindi impatterà solo su quelli di quest’anno. Chi avrà 6 in condotta dovrà portare un ulteriore elaborato rispetto agli altri”.

Una scuola che però vuole cambiare verso il futuro, anche se per farlo servirà il giusto tempo.È la solita maturità in cui tutto si gioca in fase di ammissione, perché una volta ammessi i bocciati sono infinitesimali. Questo format sarebbe stato maggiormente stabile nel tempo senza la pandemia, per questa ha subito molti scossoni. Vedremo come si andrà avanti, Valditara ha già annunciato di voler cambiare il nome “Esame di Stato” in “Esame di Maturità” e vedremo se sarà l’unica novità del prossimo anno”, conclude.

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