Giallo di Villa Pamphili, chi è e come è stato trovato Rexal Ford, il presunto killer della donna e della bambina

Giallo di Villa Pamphili: arrestato Rexal Ford, presunto compagno della donna e padre della bambina di 9 mesi trovate morte nei giorni scorsi. Cosa sappiamo finora, il punto sulle indagini. 

È quello di Rexal Ford il primo nome venuto fuori dal giallo di villa Pamphili. Potrebbe essere collegato alla morte della donna e della bambina, i cui cadaveri sono stati ritrovati nel frequentatissimo parco di Roma la scorsa settimana.

Rilievi a Vlla Pamphili dove sono state trovate la donna e la bambina di 9 mesi morte
Giallo di Villa Pamphili, chi è e come è stato trovato Rexal Ford, il presunto killer della donna e della bambina (Ansa Foto) – notizie.com

L’uomo è stato rintracciato sull’isola greca di Skiathos, nell’arcipelago delle Sporadi, per gli inquirenti stava progettando di spostarsi altrove. Ma la sua fuga è terminata quando la polizia greca gli ha stretto le manette attorno ai polsi, con l’accusa dell‘omicidio della bimba di nove mesi e di aver nascosto il cadavere della donna. A tradirlo è stato il suo stesso cellulare, che aveva portato con sé. E proprio grazie alle analisi delle celle telefoniche, le autorità italiane e greche sono riuscite a trovarlo.

L’ipotesi è che Ford fosse il compagno della giovane e padre della neonata. Cittadino americano di 46 anni, si troverebbe in Italia da aprile con la donna e la bambina. Adesso finalmente le due vittime potrebbero avere un nome. Il procuratore di Roma Francesco Lo Voi ha parlato di “robusti indizi” contro di lui, spiegando che è stato colpito da un mandato di arresto europeo emesso dal gip.

Come da procedura, per Ford è scattato l’arresto provvisorio in attesa dell’estradizione. Verrà trasferito in Italia in 20-25 giorni con una procedura accelerata. Dopodiché sarà arrestato in Italia in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare. Per gli inquirenti c’è un “ragionevole sospetto” che ci si trovi davanti a un duplice omicidio, ma prima di dirlo bisognerà fare chiarezza su come è morta la donna.

Tutti gli indizi a carico di Ford: dai testimoni alle telecamere di videosorveglianza

Il corpo di quest’ultima è stato trovato privo di vestiti, chiuso in un sacco sotto a una siepe. Da quanto accertato dalle indagini, Ford avrebbe avuto nei confronti della mamma e della figlia un comportamento “poco comprensibile”. Trascorreva il tempo con loro, come dimostrano anche i filmati delle telecamere di videosorveglianza. Però poi, si è allontanato dall’Italia abbandonandole e non chiamando i soccorsi.

Tanti sono ancora i punti da chiarire di questa tragedia. Primo tra tutti, il movente dell’omicidio della bimba di nove mesi, che come emerso dagli esami scientifici, sarebbe morta strangolata il giorno prima di essere ritrovata. Da chiarire anche se Ford sia il padre, e anche su questo avranno un ruolo decisivo di esami scientifici. Il 46enne nei giorni precedenti al ritrovamento, avrebbe detto ad alcune persone che la piccola era sua figlia. Ovviamente, andrà fatta luce anche sull’identità della donna, probabilmente americana, e sulle cause certe della sua morte.

Il procuratore di Roma Francesco Lo Voi
Tutti gli indizi a carico di Ford: dai testimoni alle telecamere di videosorveglianza (Ansa Foto) – notizie.com

La Procura si è concentrata anche sulle tappe della fuga all’estero. Ford sarebbe partito l’11 giugno dall’aeroporto di Fiumicino con un volo di linea. E come detto, non è escluso che stesse progettando anche di lasciare la Grecia per far perdere le sue tracce definitivamente. “Siamo arrivati in tempo, evitando altre fughe”, ha spiegato Lo Voi in conferenza stampa, che ha anche ringraziato il programma Chi l’ha Visto? per un segnalazione arrivata nel corso dell’ultima puntata.

Un cittadino infatti, dopo la diffusione delle immagini dei quattro tatuaggi della donna, aveva contattato la redazione di Federica Sciarelli, raccontando di aver visto un uomo litigare con una giovane in una piazza del centro storico di Roma. “Era una bruttissima scena, perché quell’uomo era in uno stato evidente di alterazione e strattonava” la ragazza “nonostante avesse una bambina in braccio”, ha detto.

Ford era stato identificato prima della morte della donna e della bambina

La lite aveva richiesto anche l’intervento delle forze dell’ordine che poi avevano identificato Ford. Come anticipato, le prime tracce dei tre in Italia risalgono ad aprile, ma non si hanno notizie sul loro ingresso nel nostro Paese. Pare che non cia siano neppure registrazioni sul portale in cui vengono segnati tutti gli affittuari degli alloggi.

Nel loro periodo in Italia, avrebbero usufruito dei servizi della Caritas. La donna, la bimba e Ford sono stati visti spesso nella zona di Villa Pamphili e in altre di Roma. Nella settimana prima del ritrovamento dei corpi, avrebbero utilizzato spesso i tavoli del mercato di San Silverio a San Pietro per mangiare, e anche i bagni per lavarsi.

I tatuaggi della donna di villa Pamphili diffusi dalla polizia per cercare di identificarla
Ford era stato identificato prima della morte della donna e della bambina (Ansa Foto) – notizie.com

Secondo i testimoni della zona “quell’uomo era un violento. Un mese fa ha aggredito un bambino che stava giocando e lo aveva disturbato”. Intanto proseguono gli accertamenti medico-legali sui cadaveri della mamma e della neonata. La piccola sarebbe morta per strangolamento, mentre sulla madre non sono emerse tracce certe di violenza. Per questo non si esclude che possa essere morta in conseguenza di un altro reato.

Per l’arresto è stato determinante il lavoro della Squadra Mobile di Roma e dello SCO, oltre che dell’Interpol, dell’FBI e della polizia greca.

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