Blackout in Spagna, l’inchiesta accelera: perché l’Europa non è pronta alla transizione. L’esperto: “Pigrizia sistemica continentale”

“Oltre al danno strutturale dai risvolti drammatici, l’incidente ha avuto conseguenze economiche significative. I prezzi dell’energia in Spagna sono più che raddoppiati, anche se restano inferiori a quelli di casa nostra”.

A parlare, in esclusiva per Notizie.com, è Marco Lupo, amministratore e direttore commerciale di Utilities dimension, delegato Assium Emilia Romagna ed esperto nei settori dell’energia elettrica e del gas naturale. Con l’esperto abbiamo provato a fare chiarezza sul blackout elettrico in Spagna e Portogallo del 28 aprile scorso.

Marco Lupo, amministratore e direttore commerciale di Utilities dimension
Blackout in Spagna, l’inchiesta accelera: perché l’Europa non è pronta alla transizione. L’esperto: “Pigrizia sistemica continentale” (ANSA FOTO) – Notizie.com

Come professionista del settore, guardo a posteriori questo evento in forma positiva. – ha detto Lupo – La sua portata ha svegliato l’intero settore delle infrastrutture energetiche europeo. E ha portato a galla vulnerabilità finora troppo spesso sottovalutate”. Nelle scorse ore è emerso che la Commissione europea valuterà ufficialmente, a fine agosto, la gestione del blackout elettrico del 28 aprile. Un evento che ha lasciato senza corrente circa 60 milioni di persone.

Lo scorso 20 marzo si è tenuto un importante evento organizzato da Arte (Associazione reseller e trader dell’energia). Alla manifestazione hanno partecipato i vertici e le autorità dell’energia nazionali. Diego Pellegrino, fondatore e portavoce dell’associazione e promotore dell’evento, aveva definito la transizione come “un passaggio da uno stato di quiete a un altro stato di quiete con in mezzo un casino pazzesco”. Mettendo così in primo piano il tema della sicurezza energetica.

Blackout in Spagna e Portogallo, un sistema fragile

Pellegrino si era chiesto se le nostre reti fossero davvero pronte per affrontare una transizione così complessa. Poco più di un mese dopo, il blackout del 28 aprile che ha messo a nudo proprio queste fragilità. Non si è trattato di un semplice guasto tecnico isolato. Bensì di un evento che ha mostrato come la limitata capacità di interconnessione con l’Europa continentale possa trasformare un problema locale in una crisi più ampia.

A livello tecnico, – ci ha spiegato Marco Lupo – sappiamo oggi che sono stati due eventi ravvicinati a scollegare in pochi secondi circa 15 Gw di potenza fotovoltaica in Spagna. Con un livello di interconnessione fermo al 3%, ben lontano dall’obiettivo europeo del 15% fissato nel 2014, la rete spagnola non ha potuto contare su un supporto esterno per contenere lo squilibrio. Questo ha portato all’intervento dei sistemi di protezione e al blackout esteso”.

Blackout in Spagna del 28 aprile 2025
Blackout in Spagna e Portogallo, un sistema fragile (ANSA FOTO) – Notizie.com

Secondo l’esperto è possibile dunque parlare di una sorta di “pigrizia sistemica continentale”. Gli stati faticano nella cooperazione, e gli sforzi economici spesso non vengono indirizzati su questioni di primo ordine come questa. Come già accennato, i prezzi dell’energia in Spagna sono più che raddoppiati, anche se restano inferiori a quelli di casa nostra, toccando i 71 €/MWh.

È la prova che la resilienza della rete è un fattore chiave non solo per la sicurezza, ma anche per la competitività e la sostenibilità del sistema europeo. – ha specificato l’amministratore e direttore commerciale di Utilities dimension – E questa non è solo una questione di equilibri del mercato all’ingrosso. Significa anche un impatto diretto sulle bollette di cittadini e imprese. Con costi che possono mettere a dura prova famiglie e attività economiche“.

Marco Lupo in esclusiva a Notizie.com:”Dobbiamo costruire un’Europa energeticamente resiliente”

In questo contesto, resta ancora un certo alone di mistero attorno al blackout in Spagna e Portogallo. L’obiettivo delle istituzioni europee è capire perché, nonostante l’intervento dei sistemi di protezione elettrica, il collasso si sia esteso all’intera penisola iberica. Uno degli aspetti chiave al centro dell’indagine europea sarà proprio il basso livello d’interconnessione della rete iberica con il resto d’Europa. Fattore che probabilmente ha impedito di isolare correttamente il guasto.

Leggo di teorie più disparate frutto di una narrazione spesso polarizzata. – ha concluso Marco Lupo – Dalle ipotesi di esperimenti sulle rinnovabili alle voci di attacchi informatici o di fenomeni atmosferici rari, la stampa spagnola ha dato spazio a versioni molto diverse. A queste si aggiungono i panel tecnici indipendenti e le inchieste di Maldita.es, che hanno cercato di fare chiarezza e smontare le fake news”.

Cosa fare ora? “Ora aspetteremo i risultati delle indagini ‘secondo per secondo’ per capire fino in fondo cosa sia successo. Ma per ora, ritengo sia saggio concentrarci sul monito che ci lascia questo blackout. Dobbiamo costruire un’Europa energeticamente resiliente, con una rete più forte, interconnessa e capace di affrontare le sfide future”.

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