Cos’è successo sulla nave Madleen in viaggio verso Gaza, con a bordo Greta Thunberg

La nave con a bordo Greta Thunberg è stata dirottata verso le coste israeliane. Il racconto del viaggio verso Gaza degli attivisti e il sequestro di Israele. 

Anche l’Iran ha condannato la decisione di Israele di sequestrare l’imbarcazione con a bordo l’attivista svedese Greta Thunberg e altri passeggeri, che si stavano dirigendo a Gaza.

Greta Thunberg prima di partire per Gaza
Cos’è successo sulla nave Madleen in viaggio verso Gaza, con a bordo Greta Thunberg (Ansa Foto) – notizie.com

Il portavoce del ministro degli Esteri Esmaeli Baqaei ha definito il gesto come una “forma di pirateria secondo il diritto internazionale”. L’organizzazione Freedom Flotilla Coalition aveva noleggiato la nave umanitaria Madleen per sbarcare simbolicamente sulla Striscia. Nel corso del viaggio gli attivisti, e anche Greta, stavano documentando quello che accadeva a bordo. Secondo il loro racconto, l’abbordaggio è avvenuto all’alba in acque internazionali.

Israele fa guardare agli attivisti un video del 7 ottobre

Mentre i passeggeri parlano di sequestro, Israele parla di dirottamento verso le coste di Tel Aviv per far tornare gli attivisti a casa. Secondo l’emittente Kan, la nave è arrivata nel porto di Ashdod. Dopo il sequestro della nave, il Ministero della Difesa ha ordinato di far vedere agli attivisti un video di 43 minuti sull’attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre 2023. “È giusto che l’antisemita Greta e i suoi amici sostenitori di Hamas vedano con i propri occhi chi stanno aiutando”, ha detto il ministro della Difesa di Tel Aviv Yoav Gallant.

Oltre a Greta Thunberg, sulla Madleen c’erano anche l’eurodeputata palestinese naturalizzata francese Rima Hassan e l’attore irlandese Liam Cunningham. Dai loro racconti è emerso che l’esercito israeliano è “salito a bordo” della nave e per alcune ore si è anche parlato di “rapimento”. 

L’imbarcazione è partita dall’Italia, precisamente da Catania il primo giugno, a bordo c’erano dodici attivisti che stavano continuando il viaggio verso la Striscia di Gaza, nonostante gli ordini di Israele di non farlo. Alcuni di loro, tra cui la stessa Greta e lo spagnolo Sergio Toribio, prima di essere fermati da Tel Aviv avevano diffuso video in cui dicevano più o meno cose simili: “Se guarderete questo video è perché siamo stati intercettati e rapiti in acque internazionali dalle forze di occupazione israeliane o dalle forze che sostengono Israele. Esorto tutti i miei amici, familiari e compagni a fare pressione sul governo svedese affinché rilasci me e gli altri al più presto”. 

 

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L’ordine all’esercito di impedire agli attivisti della Madleen di arrivare a Gaza era arrivato alcune ore prima dal ministro degli Esteri di Israele, Israel Katz. Sempre lui ha poi pubblicato una foto di Greta Thunberg mentre un soldato israeliano le dava un panino. Gli attivisti hanno parlato di un abbordaggio aggressivo con droni sopra la nave e spray urticanti.

Istanbul: “L’atteggiamento aggressivo e illegale di Israele non metterà a tacere le voci che difendono i valori umani”

La decisione di Tel Aviv è stata contestata anche dalla Turchia, che l’ha definita come una “chiara violazione del diritto internazionale”. In un comunicato ufficiale del governo si legge un chiaro messaggio: “Questo odioso attacco del governo Netanyahu, che minaccia anche la libertà di navigazione e la sicurezza marittima, ha dimostrato ancora una volta che Israele è uno Stato terrorista”. 

E ancora: “L’atteggiamento aggressivo e illegale di Israele non metterà a tacere le voci che difendono i valori umani”. 

Attivisti con Greta Thunberg sulla nave verso Gaza
Istanbul: “L’atteggiamento aggressivo e illegale di Israele non metterà a tacere le voci che difendono i valori umani” (Foto social) – notizie.com

Reazioni sono arrivate anche dall’Italia, in particolare dalle opposizioni. Nicola Fratoianni di Avs, sui social ha sottolineato la difficoltà che ancora esiste di far arrivare gli aiuti agli abitanti di Gaza: “Per chi non lo sapesse, Freedom Flotilla è una nave umanitaria che trasporta beni di prima necessitò come pannolini e cibo. La nave era diretta a Gaza per provare a far arrivare gli aiuti ai palestinesi”. Aiuti che “vengono confiscati e bloccati e le bombe circolano liberamente”. 

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