Lo scopo è incrementare l’occupazione giovanile stabile, e per questo motivo il governo ha varato l’ormai noto decreto legge numero 60 del 7 maggio 2024.
Un decreto poi convertito nella legge numero 95 del 4 luglio 2024, riguardante disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione. Cosa contiene il provvedimento sulla coesione? È presto detto: il cosiddetto Bonus Giovani 2025.
Nello specifico si tratta di un nuovo esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro. Il tutto in relazione alle nuove assunzioni a tempo indeterminato, ma non solo. Il Bonus riguarda anche le trasformazioni dei contratti di lavoro subordinato da tempo determinato a tempo indeterminato effettuate dal 1 settembre 2024 al 31 dicembre 2025.
“Sei un giovane in cerca di lavoro? Dal 16 maggio le tue opportunità di trovare lavoro aumentano. – hanno fatto sapere dall’Inps – I datori di lavoro privati ora possono richiedere il Bonus Giovani under 35: l’incentivo introdotto dal decreto-legge 60/2024 (decreto Coesione) per favorire l’occupazione dei giovani”.
Bonus Giovani 2025, le categorie di persone che possono accedere
Come già accennato sono due le categorie di giovani italiani cui è dedicato il Bonus messo in atto dal governo di Giorgia Meloni:
- Giovani con meno di 35 anni di età alla data dell’assunzione
- Giovani mai occupati a tempo indeterminato nel corso della loro vita lavorativa
È bene chiarire, però, che la misura è valida solo per l’assunzione di lavoratori con qualifica di operai, impiegati o quadri. Sono esclusi i dirigenti, i lavoratori domestici e i contratti di apprendistato. L’incentivo è pari all’esonero dal versamento del 100% dei contributi contributi a carico dei datori di lavoro, per un periodo massimo di 24 mesi, nel limite di 500 euro al mese di importo.
Gli esoneri contributivi sono riconosciuti in favore di tutti i datori di lavoro privati, a prescindere dalla circostanza che assumano o meno la natura di imprenditore, compresi i datori di lavoro del settore agricolo. La misura non si applica perciò nei confronti della Pubblica amministrazione. Il Bonus Giovani under 35 2025 è quindi pari al 100% dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro.
Restano esclusi dal beneficio i contratti di lavoro domestico e i rapporti di apprendistato. Per questi il quadro normativo già prevede l’applicazione di aliquote previdenziali in misura ridotta rispetto a quella ordinaria. Sono esclusi, infine, premi e contributi dovuti all’Inail, nel limite massimo di importo pari a 500 euro su base mensile per ciascun lavoratore e, comunque, nei limiti di spesa autorizzata.