“Un grande miglioramento. Starship volerà ogni tre o quattro settimane per i prossimi tre test. Ci sono molti dati interessanti da analizzare”.
A parlare è Elon Musk, ceo e fondatore di SpaceX, dopo il fallimento del nono test di lancio. Il gigantesco razzo si è alzato in volo sul Texas poco dopo le 18 e 30 ora locale (1.30 in Italia) e dopo circa 45 minuti è finita fuori controllo.
Bisogna ricordare che secondo i piani di SpaceX, Starship dovrebbe portare in futuro l’uomo su Marte. Già nei mesi scorsi si erano verificate due esplosioni consecutive. Anche stavolta Starship è esplosa mentre precipitava verso l’oceano Indiano a circa 60 chilometri dalla Terra. Il razzo di 123 metri è decollato da Starbase, il sito di lancio di SpaceX nel sud del Texas.
L’azienda spaziale statunitense ha successivamente confermato che la navicella ha subito “un rapido smontaggio non programmato“, ovvero si è disintegrata. “I team continueranno a esaminare i dati e a lavorare per il nostro prossimo test di volo“, hanno fatto sapere dalla società. Musk ha osservato in un post su X che si è trattato di un “grande miglioramento” rispetto alle due precedenti prove, conclusesi con detriti in fiamme sull’Atlantico.
SpaceX stava cercando di testare anche lo scudo termico
È stata la prima volta che Starship di Musk, destinata ai viaggi sulla Luna e su Marte, volava con un booster riciclato. L’azienda stava cercando di testare anche lo scudo termico del veicolo spaziale con un rientro controllato. I test di lancio di quest’anno si sono conclusi pochi minuti dopo il decollo, con una pioggia di rottami nell’oceano. Non sono stati segnalati feriti o danni gravi.
La scorsa settimana la Federal aviation administration (Faa) ha autorizzato Starship a effettuare un altro volo, ampliando l’area di pericolo e posticipando il decollo al di fuori degli orari di punta dei voli commerciali. SpaceX ha modificato anche le piastrelle termiche dell’ultima navicella e installato speciali dispositivi di cattura. La Nasa ha bisogno che SpaceX faccia grandi passi avanti nel prossimo anno con Starship, il razzo più grande e potente mai costruito, per far atterrare gli astronauti sulla Luna.
Il lancio del prossimo anno con quattro astronauti volerà attorno alla Luna. Ciò dovrebbe avvenire nel 2027. Starship dovrebbe trasportare due astronauti dall’orbita lunare alla superficie e poi di farli tornare sulla Luna.
“Starship – si legge in una nota di SpaceX – è stata sottoposta a un processo di messa in sicurezza automatizzato per scaricare la pressione residua e posizionare il veicolo nelle condizioni di massima sicurezza per il rientro. Il contatto con Starship è stato perso dopo circa 46 minuti di volo, con la previsione che tutti i detriti sarebbero caduti nell’area di rischio pianificata nell’oceano Indiano”.