Leone XIV, il nuovo Papa della chiesa cattolica, è il primo Santo Padre della storia che appartiene all’Ordine di Sant’Agostino.
Già detto degli eremitani di Sant’Agostino, parliamo di un istituto religioso maschile di diritto pontificio. Si tratta inoltre un ordine mendicante. Vige cioè la regola di un voto di povertà che implica la rinuncia a ogni tipo di proprietà, traendo il suo unico mezzo di sostentamento dalle offerte e donazioni che avvengono a messa.
Storicamente viene fatto risalire a Sant’Agostino anche se in realtà sorse nel 1244 grazie all’unione delle fraternità di eremiti di Tuscia promossa dall’allora cardinale Riccardo Annibaldi e poi sancita dal Papa di quel periodo Innocenzo IV. Dodici anni più tardi poi all’Ordine furono unite anche altre congregazioni fino ad arrivare, attraverso variazioni nel corso del tempo, allo spirito attuale.
Fondamentalmente l’ispirazione spirituale del gruppo è quella di Sant’Agostino e questo costituisce il codice fondamentale della spiritualità dell’ordine. Guarda con attenzione infatti ai messaggi di quella che fu la primitiva comunità cristiana di Gerusalemme. Maria, la madre di Gesù, è considerata patrona dell’ordine e viene invocata dal gruppo come Nostra Signora di Grazia, della Consolazione, del Perpetuo soccorso e del buon consiglio.
Ordine di Sant’Agostino, la differenza coi francescani
Spesso l’Ordine di Sant’Agostino, di cui ricordiamo fa parte Papa Prevost, viene accomunato a quello dei francescani anche se esistono delle differenze tra i due anche significative. Diventa dunque interessante andare ad approfondirle da vicino. Sono molto diverse le spiritualità e le strutture di questi due movimenti che hanno comunque anche molto in comune.
La prima differenza è proprio alla base della missione che per i primi è comunitaria mentre per i secondi missionaria. La fondazione in realtà avviene abbastanza nello stesso periodo e cioè nel Duecento.
Gli agostiniani si muovono verso l’amore comunitario e l’interiorità oltre allo studio, mentre i francescani si occupano di povertà, umanità e fratellanza. I primi vivono in comunità monastiche e sono più legati all’insegnamento, mentre i secondi in conventi poveri e orientati verso predicazione e carità.
Ovviamente entrambi seguono il pensiero di due giganti della fede come Sant’Agostino e San Francesco in un percorso che comunque ha, in entrambi i casi, la parola comune del bene e del buon fine a livello spirituale e anche concreto. Non si tratta dunque di due ordini frapposti, ma che semplicemente hanno due origini differenti ma che si muovono su due binari strettamente collegati a livello simbolico. Una differenza interessante che apre la storia di un Papa pronto a combattere la guerra con l’arma della fede.