Perché il Mediterraneo è dal 2014 la rotta più mortale al mondo per i migranti: il nuovo dossier dell’Oim

Il mar Mediterraneo centrale resta la rotta migratoria più mortale al mondo, con circa 25mila persone disperse in mare dal 2014 fino ad oggi.

Migranti Oim
Perché il Mediterraneo è dal 2014 la rotta più mortale al mondo per i migranti: il nuovo dossier dell’Oim (OIM FOTO) – Notizie.com

È quanto emerge da un nuovo rapporto dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) diffuso in queste ore. Il documento riaccende anche in Italia il dibattito sui migranti, le cui procedure di accoglienza sono sul tavolo del governo e dell’Unione europea.

Il dossier ha anche certificato che la maggior parte delle persone che muoiono durante la migrazione non intraprendono viaggi pericolosi per pura scelta. Bensì per disperazione. Fuggendo dall’insicurezza, dai conflitti, dai disastri e da altre crisi umanitarie. Nel mondo dal 2014, oltre 52mila persone sono morte nel tentativo di fuggire da Paesi colpiti da crisi.

Migranti: oltre 39mila persone sono morte in zone di crisi

Si tratta di quasi tre quarti (72%) di tutti i decessi di migranti registrati a livello globale. Tra questi, oltre 39mila persone sono morte in zone di crisi, spesso intrappolate in condizioni di insicurezza, e oltre 13.500 sono morte nel tentativo di fuggire da conflitti o disastri. Dunque oltre la metà (il 54%) di tutti i decessi si è verificata in Paesi colpiti da conflitti o disastri o nelle loro vicinanze.

Questi numeri ci ricordano tragicamente che le persone rischiano la vita quando l’insicurezza, la mancanza di opportunità e altre pressioni le lasciano senza opzioni sicure o praticabili a casa. – ha dichiarato Amy Pope, direttore generale dell’OimDobbiamo investire per creare stabilità e opportunità all’interno delle comunità, affinché la migrazione sia una scelta, non una necessità. E quando rimanere non è più possibile, dobbiamo lavorare insieme per consentire percorsi sicuri, legali e ordinati che proteggano le vite”.

Dossier migranti Oim
Migranti: oltre 39mila persone sono morte in zone di crisi (OIM FOTO) – Notizie.com

In Afghanistan, oltre 5mila persone sono morte durante il trasporto, tra cui migliaia di persone decedute durante la fuga dal Paese in seguito ai disordini politici del 2021.

Tra la popolazione Rohingya del Myanmar, sono morte più di 3.100 persone, molte delle quali in naufragi o durante il viaggio verso il Bangladesh.

Black (Oim): “Troppo spesso, i migranti passano inosservati”

Secondo l’Oim, però, nonostante la portata della crisi, i migranti vengono spesso trascurati nella pianificazione umanitaria. Le valutazioni dei bisogni e gli appelli per gli aiuti spesso non includono iniziative mirate per proteggere chi è in movimento, nonostante quasi un migrante disperso su quattro provenga da un Paese colpito dalla crisi.

Troppo spesso, i migranti passano inosservati – ha affermato Julia Black, coordinatrice del Progetto migranti scomparsi dell’Oim e autrice del rapporto – E a causa delle lacune nei dati, soprattutto nelle zone di guerra e nelle aree colpite da calamità naturali, il bilancio reale delle vittime è probabilmente molto più alto di quello che abbiamo registrato“.

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