Chiusa l’indagine per violenza sessuale nei confronti di Kylian Mbappè con la decisione del giudice che ormai è ufficiale. Cosa è accaduto?
Il calciatore del Real Madrid si mette alle spalle una situazione spinosa che andava avanti da diverso tempo.
Il PM Marina Chirakova ha dichiarato: “Le prove sono insufficienti. Abbiamo adottato le consuete misure investigative, compreso lo svolgimento di una serie di colloqui. Nelle indagini per violenza sessuale è consuetudine svolgere anche indagini tecniche e lo abbiamo fatto anche in questo caso“.
Chiusa dunque l’indagine in Svezia per le accuse di molestie sessuali per un evento del 10 ottobre scorso a Stoccolma. Il calciatore francese del Real Madrid si trovava in Svezia per una breve vacanza proprio due mesi fa, la stampa locale aveva parlato di un fatto “ragionevolmente sospetto” condannandolo di fatto ancora prima che si pronunciasse la giustizia.
Il ragazzo si è sempre detto estraneo al fatto, dimostrandosi sempre sereno e senza nulla da temere. A Canal+ Mbappè aveva specificato: “Non ho ricevuto nulla, nessuna convocazione, niente di niente. Non sono preoccupato. È stato solo un malinteso. Sono ancora in contatto oggi con le persone con cui ho passato quella notte, ci sentiamo“.
Mbappè, dopo la chiusura dell’indagine tornerà sereno?
“Una nuova voce calunniosa è rimbalzata in rete, partendo dal giornale svedese Aftonbladet. Si tratta di accuse totalmente false e irresponsabili la cui diffusione è inaccettabile. Per mettere fine a questa metodica distruzione dell’immagine, tutte le azioni legali necessarie saranno intraprese”, così aveva parlato l’entourage di Kylian Mbappè all’uscita della notizia che parlava di un processo per molestie sessuali a carico del ragazzo.
In pochi mesi il talento francese era passato dal sogno realizzato di vestire finalmente la maglia del Real Madrid, al terribile incubo del possibile coinvolgimento in un caso mediatico così spinoso. In mezzo si erano messe poi anche il complesso approccio con la maglia dei galaticos e anche l’estromissione dalla nazionale di Didier Deschamps.
Ora a Madrid sperano che, con la chiusura di questa brutta storia, Mbappè potrà trovare la serenità per rendere al massimo col Real. E pensare che da inizio stagione ha segnato 12 reti in 22 partite, un bottino clamoroso per chiunque ma che si è rivelato un mezzo disastro per quello che è sicuramente oggi il calciatore più forte del mondo e unico possibile erede dei vari Lionel Messi e Cristiano Ronaldo.