La Danimarca è pronta ad accogliere le alci, il governo ha dato l’ok per la costruzione di un parco, spiegando che sono utili per la natura
La popolosità delle alci in Danimarca ha origine in un’operazione del 2015. Quasi dieci anni fa, con l’approvazione del governo, cinque cuccioli sono stati liberati a Lille Vildmose, nello Jutland settentrionale. Da quel giorno, nel giro di poco tempo, sono riusciti a riprodursi fino a permettere alla specie di allargarsi sul territorio danese e diventare un animale tipico di quella zona. Le condizioni ambientali e metereologiche si sono rivelate favorevoli al loro sviluppo, consentendogli così non solo di sopravvivere, ma addirittura di moltiplicarsi. Chi va in Danimarca oggi è consapevole che, se si addentra in alcune zone, potrà imbattersi in questi animali così belli e speciali.
La loro espansione, però, potrebbe non limitarsi all’area dello Jutland. Seppur in maniera più controllata, infatti, presto potrebbero iniziare ad apparire anche nella Zelanda del Nord. Questa volta, però, il metodo di introduzione potrebbe rivelarsi leggermente diverso rispetto a quello di qualche anno fa. Di recente il governo danese ha discusso sulla possibile costruzione del parco naturale, adibito proprio al controllo e alla sicurezza delle alci, e non solo. Un’ipotesi che nel giro di poco è riuscita a prender piede fino a diventare una vera e propria proposta governativa.
La costruzione del parco in Danimarca: “La nuova casa delle alci”
Proprio qualche giorno fa, la maggioranza del consiglio ha votato per il sì, ottenendo il permesso ad andare avanti con i piani per il rilascio delle alci nel parco naturale nazionale. I lavori inizieranno da settembre. Verrà costruito un enorme recinto, in cui è prevista la presenza anche di caprioli e daini. Qui verranno monitorati e costantemente osservati, ma diventeranno anche una sorta di attrazione per i turisti che avrebbero così la possibilità di vedere alcuni degli animali più rari e belli del mondo. Questo sarà uno dei pochi parchi che, anche grazie al sostegno locale, ha ottenuto il permesso di ‘contenere’ le alci al proprio interno.
Søren Bo Oldenburg, gestore forestale presso l’Agenzia norvegese per la natura, ha spiegato, però, che questi esemplari non verranno rilasciati prima del 2026, quando tutte le costruzioni saranno ultimate. Intervenuto ai microfoni dei media locali, ha inoltre aggiunto che dietro a questa decisione vi sono anche delle convenienze naturali: “L’alce è la giraffa del Nord. Può arrivare dove nessun altro animale è in grado di arrivare, quindi aiuta la natura, e diventa anche un’attrazione in sé se si ha la fortuna di intravederlo, perché è un’area naturale davvero grande a Gribskov, che in futuro diventerà la loro casa“.
