In Italia biodiversità in pericolo: il report preoccupa, le specie più a rischio

Preoccupa la biodiversità in Italia, come conferma il report di Legambiente che indica le specie più a rischio.

Il recente report pubblicato da Legambiente mette in luce una situazione preoccupante per quanto riguarda la biodiversità in Italia, con un focus particolare sullo stato di salute di alcune specie. Questo articolo esplora i dettagli del report e le azioni suggerite per contrastare il declino della biodiversità.

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Pericolo biodiversità in Italia – notizie.com

Secondo Legambiente, la biodiversità italiana è sotto assedio. Fattori come il cambiamento climatico, l’inquinamento, le catture accidentali e altre azioni antropiche stanno mettendo a rischio numerose specie. Tra queste, gli uccelli e gli anfibi sono tra i più colpiti. Il Fratino, ad esempio, ha visto un calo drastico nel numero delle coppie nidificanti nelle spiagge italiane negli ultimi dieci anni, principalmente a causa della pulizia meccanica delle spiagge e dell’aumento dei predatori.

Specie vulnerabili, quali sono

Il report evidenzia diverse specie particolarmente vulnerabili. Tra gli uccelli marini si segnalano la berta maggiore e minore e il gabbiano corso, che soffrono a causa del depauperamento degli stock ittici e del bycatch. Gli anfibi non stanno meglio: specie come la salamandra di Aurora nelle Prealpi Vicentine o il geotritone del Monte Albo in Sardegna sono minacciate dalla distruzione dell’habitat naturale.

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La salamandra di Aurora tra le specie a rischio – notizie.com

Le principali cause identificate dal report includono pratiche dannose come la pesca a strascico nei parchi nazionali marini e le aree marine protette, oltre al ritardo nell’istituzione di nuove aree protette o zone di tutela integrale. Anche l’uso improprio dei prodotti fitosanitari agricoli contribuisce al problema.

Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, sottolinea l’importanza cruciale di frenare la perdita di biodiversità su scala globale ed europea. È necessaria una decisa inversione di tendenza politica che accompagni i territori verso la transizione ecologica creando più aree protette.

Priorità d’azione proposte da Legambiente

Per affrontare efficacemente questa crisi ambientale, Legambiente propone diverse priorità d’azione sia a livello nazionale che europeo. Tra queste vi sono l’accellerazione nell’istituzione delle nuove aree protette; l’introduzione del divieto della pesca a strascico nelle zone critiche; valorizzare le esperienze virtuose già esistenti; confermare gli obiettivi del Green Deal europeo; ridurre il consumo del suolo; contrastare le specie alloctone invasive; realizzare monitoraggi efficaci della biodiversità; informare adeguatamente i cittadini sui temi ambientali cruciali.

In conclusione, il report “Biodiversità a rischio 2024” presentato da Legambiente offre uno spaccato allarmante ma necessario sulla situazione attuale della fauna italiana. Solo attraverso un impegno concreto da parte delle istituzioni italiane ed europee sarà possibile invertire questa tendenza negativa che minaccia non solo le singole specie ma l’equilibrio degli interi ecosistemi.

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