Salute, la neurologa non ha dubbi: ‘l’emicrania oggi si cura’

Salute: fanno discutere le parole della neurologa Cristina Tassorelli:  “Emicrania oggi si cura, 9 nuove terapie dal 2019”

L’emicrania non è più un nemico invincibile. La scienza medica ha fatto passi da gigante negli ultimi anni, portando alla luce nuove speranze per chi soffre di questa patologia debilitante.

l'emicrania oggi si cura
Emicrania -Ansa- Notizie.com

Cristina Tassorelli, ordinaria di Neurologia presso l’Università degli Studi di Pavia e direttrice del Dipartimento di Scienze del sistema nervoso e del comportamento, in occasione della Giornata del mal di testa, ha annunciato una vera e propria rivoluzione nel trattamento dell’emicrania.

Emicrania: una rivoluzione terapeutica

Dal 2019 ad oggi sono stati introdotti ben nove nuovi farmaci specificamente studiati per contrastare l’emicrania. Queste terapie innovative mirano a interrompere i processi che innescano gli attacchi o a bloccarli una volta che hanno inizio.

Per la neurologa l'emicrania si cura'
La Prof.ssa Tassorelli -Ansa- Notizie.com

Un progresso notevole rispetto al passato quando le opzioni disponibili erano limitate principalmente ai triptani, efficaci nel trattamento acuto ma non nella prevenzione degli attacchi. Tra le novità più significative ci sono quattro anticorpi monoclonali che agiscono bloccando l’azione del peptide CGRP, ritenuto responsabile dell’innesco degli attacchi emicranici. Queste molecole hanno dimostrato la loro efficacia nei soggetti con quattro o più giorni di emicrania al mese. Tre di questi anticorpi vengono somministrati attraverso iniezioni sottocutanee e uno tramite infusione endovenosa.

In Italia, grazie all’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), questi farmaci sono rimborsabili per i pazienti che soffrono di otto o più giorni di emicrania al mese e che hanno già tentato senza successo almeno tre diversi trattamenti. I risultati ottenuti con gli anticorpi monoclonali sono incoraggianti: nel 70% dei pazienti si registra una riduzione della frequenza e della severità degli attacchi emicranici superiore al 50%. In alcuni casi si è addirittura raggiunta un’efficacia del 100%, offrendo così una nuova qualità di vita a chi soffre da tempo immemore.

Il riconoscimento dell’emicrania come malattia sociale rappresenta un ulteriore passo avanti verso la comprensione e il sostegno alle persone affette da questa condizione. Il Ministero della Salute ha devoluto fondi alle Regioni per creare percorsi diagnostico-terapeutici dedicati alle cefalee croniche, segnando un importante traguardo nella lotta contro l’emicrania.

In conclusione, le parole della Prof.ssa Tassorelli aprono una finestra sulla speranza per milioni di persone affette da emicrania in Italia e nel mondo. La ricerca scientifica continua a progredire offrendo soluzioni sempre più efficaci ed inclusive per migliorare la qualità della vita dei pazienti.

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