Conte e Schlein uniti contro la Meloni, divisi sul resto

Il leader del M5S a Lecce e Bari esalta Laforgia: incarna i nostri valori. La segretaria del Pd pensa alla violenza: basta picchiare i ragazzi

Conte-Schlein, Schlein-Conte, tanti vorrebbero fosse una sola parola, un solo partito magari no, vista la situazione e le idee, la posizione sulla guerra su tutte, ma quanto meno due partiti che viaggiano sulla stessa linea invece di essere due rette parallele che camminano, ma non si incontrano mai, nemmeno per sbaglio. Il leader di Cinquestelle si trova in un tour in Puglia, nella sua Puglia, ma della Schlein dice poco o nulla, ma riferimenti a possibili convergenze, ma più di quello non va. In pubblico cercano di non attaccarsi, fanno sorrisetti distanti, ma in privato si ignorano totalmente e anche sulle interviste. Con questo atteggiamento, il Governo va libero e l’opposizione praticamente non c’è, almeno nei fatti e nelle battaglie. “Ci attaccano perché dicono che non vorremmo l’unità del centrosinistra, ma quando ci sono le condizioni come nel salentino siamo uniti. Ma queste condizioni ci devono essere all’inizio“, spiega Giuseppe Conte al Corriere del Mezzogiorno.

I leader
Il leader dei Cinquestelle Conte con la segretaria di Pd Schlein (Ansa Notizie.com)

 

Mentre parla col Corriere del Mezzogiono, Conte sulla Schlein non fa nemmeno mezzo riferimento, ma quando si tratta di attaccare il Governo e le posizioni della Meloni, si va avanti sulle stesse idee e su situazioni che uniscono. Sempre distanti, ma almeno su quanto sta facendo e dicendo il Governo le frasi e gli slogano sono gli stessi. “Il governo ha smantellato Decontribuzione Sud, che era stata introdotta dal mio governo proprio per rilanciare le imprese del Meridione e l’occupazione: tra il 2021 e 2023 questa misura ha favorito 3,7 milioni di assunzioni sul territorio. Stanno lasciando il Sud senza futuro“.

Schlein: “Basta picchiare i ragazzi”

L'unità
Il leader dei Cinquestelle Conte con la segretaria del Pd Schlein (Ansa Notizie.com)

 

La Schlein, da parte sua, fa un po’ lo stesso, non lo nomina mai, ma spera che, prima o poi, la situazione si possa sistemare e le idee possano convergere in un’unica direzione. Ora la segretaria dei Dem è concentrata su un incontro che farà con il cancelliere Scholz e gli altri leader dove firmerà “una dichiarazione congiunta della famiglia socialista: la nostra totale indisponibilità ad alleanze con la destra nazionalista”. Nessuna alleanza in Europa con Identità e democrazia di Salvini e Le Pen, ma nemmeno con i Conservatori di Giorgia Meloni. E’ questo il messaggio chiaro che Elly invia a Ursula von der Leyen, sempre se “dovesse toccare a lei la presidenza della Commissione“.

Non accetta tante cose dalla libertà di stampa che sta venendo meno, secondo la segretaria del Pd, ma anche altro come la violenza che si genera ogni tanto tra la polizia e gli studenti, anche se, in realtà, dimentica che pure durante il Governo Draghi o Conte, ma anche Gentiloni, ci furono diverse proteste degli studenti e anche lì ci furono diversi scontri non proprio con lo zucchero con gli studenti. Ma su questo non si passa con Schlein e va avanti per la sua strada: “Basta picchiare i ragazzi, basta avere come modello l’Ungheria di Orban

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