Cacciari: “Basta con l’antifascismo, non serve è una foglia di fico…”

Il professore e politologo è abbastanza netto: “Così come io non dico di essere anticomunista e non sono responsabile degli abomini di Stalin, perché farlo con la Meloni?”

Fascista o antifascista, questo è il problema. A detta di molti è il dilemma maggiore che deve essere al centro dell’attenzione, un po’ per quello che è successo in questo ultimo anno e mezzo, secondo molti, un po’ per la recente situazione accaduta in Rai allo scrittore Scurati, censurato o meno, comunque silenziato. Insomma, è al centro del dibattito dichiararsi antifascista, come se di dovesse avere una sorta di green-pass politico perché altrimenti l’ombra resta e non si potrebbe andare avanti. Ma non è così per il professore Massimo Cacciari che esce allo scoperto e avvisa: “Direi di finirla e di dire basta chiedere abiure e pentimenti, anche perché si rischia che l’antifascismo diventi una foglia di fico per coprire la mancanza di proposte politiche sull’oggi“.

Il professore
Il professore e politologo Massimo Cacciari (Ansa Notizie.com)

 

Per il professore, ottant’anni dopo quanto è accaduto, non è un problema dirsi antifascista, soprattutto adesso perché “richiamarsi all’antifascismo non basta”, spiega Cacciari che poi cerca di analizzare meglio e andare in profondità su un argomento che sembra spinoso per tanti, non tanto per l’ex Sindaco di Venezia: “L’antifascismo è il valore fondante della nostra Costituzione. Ma una volta messe le fondamenta bisogna costruire una casa che sta in piedi. La nostra invece scricchiola, è sbilenca”.

“Sono stato comunista ma non sono responsabile di quello che ha fatto Stalin, perché dovrebbe esserlo Meloni?”

Il Premier
Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni in Parlamento (Ansa Notizie.com)

 

Per il professor Cacciari richiamarsi all’antifascismo non potrà mai essere un programma politico e non può certo sostituirlo ed essere considerato tale e fa ampiamente capire che se l’opposizione continua a cavalcare questa tesi, sbaglia di grosso. “Non può diventare una foglia di fico per coprire il grande vuoto delle proposte che non vengono fatte oggi dalla sinistra.

Insomma si grida un po’ troppo sull’essere o meno antifascisti e non porta lontano se si va avanti in questo modo, non si fa il bene dell’Italia e di una politica dove si dovrebbero portare avanti argomenti ben diversi per mettere a posto le cose, cose vere e reali, non queste tematiche che poco c’entrano con la crisi che c’è nel nostro paese. E Massimo Cacciari si mette in discussione sul suo passato: “Perché non dichiaro di essere anticomunista? Nella mia vita avrò fatto e detto tante stupidaggini, come tutti. C’è una cosa però che tanti dimenticano e sulle quali si fa finta, io non sono mica responsabile dei lager di Stalin, non sento di dovermi pentire per quell’abominio. Così come la stessa Giorgia Meloni non è responsabile delle leggi razziali, non si può chiedergliene conto…“.

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