Terrore nel consolato iraniano di Parigi:”Mi faccio esplodere, vendicherò mio fratello

Attimi di panico nella capitale francese. Un uomo è entrato nel consolato iraniano con un gilet esplosivo ed ha minacciato di farsi esplodere. Gli aggiornamenti…

L’ombra del terrorismo torna prepotentemente protagonista in Europa. In un momento molto caldo a livello politico, con il conflitto a Gaza che infiamma gli animi e che aumenta il rischio di coinvolgimento di numerose potenze estere, a Parigi si sono vissuti attimi di grande apprensione. La capitale francese è stata oggetto di un tentativo di attacco terroristico, che ha alzato il livello di preoccupazione.

Prima l’attacco iraniano, poi la risposta israeliana di questa notte. La tensione a livello internazionale resta altissima e all’interno delle principali capitali europee, è stato innalzato il livello di sicurezza. Nonostante tutto, a Parigi si sono vissuti attimi di paura, quando stamattina un uomo ha minacciato un atto di terrorismo, in uno dei luoghi più attenzionati dalle autorità.

Il consolato iraniano a Parigi. Nella mattinata di venerdì 19 aprile un uomo ha minacciato un atto terroristico – Notizie.com

Momenti di terrore a Parigi, per un attacco all’interno del consolato iraniano. Verso le ore 11, un uomo sospetto è stato visto da un testimone mente entrava nella rue de Fresnel, nel residenziale 16/o arrondissement, nei pressi della sede consolare di Teheran. L’uomo avrebbe minacciato di farsi esplodere. Indossava un gilet con dell’esplosivo. Un testimone, secondo quanto riferito dalla prefettura, “ha visto un uomo entrare nel Consolato iraniano con una bomba a mano o un gilet imbottito di esplosivo”.

“Voglio vendicare mio fratello”

La polizia è immediatamente intervenuta e come primo provvedimento ha chiuso  la linea 6 della metropolitana, oltre a transennare la zona. Il prefetto di polizia, Laurent Nuñez, ha ordinato il dispiegamento immediato di reparti speciali. – L’uomo ha dichiarato di avere con sé degli esplosivi e di voler “vendicare il fratello”. Secondo quanto riferito da fonti della polizia francese, l’uomo sarebbe stato fermato.

Le forze di polizia hanno circondato il perimetro della zona limitrofa al consolato – Notizie.com

L’intervento delle forze dell’ordine

Secondo una prima ricostruzione l’uomo, una volta entrato all’interno del consolato, aveva disposto una serie di bandiere a terra. L’intervento delle forze dell’ordine è stato tempestivo ed ha portato al suo fermo. Dopo l’arresto i reparti speciali dei servizi di sicurezza antiterrorismo stanno controllando con attenzione tutta la zona, che resta inaccessibile ai passanti. L’uomo fermato, non avrebbe avuto con se nessun esplosivo al momento dell’arresto. Secondo un’altra fonte della polizia, l’arresto è avvenuto quando “l’individuo è uscito”. La procura di Parigi fa sapere che al momento non è stato ritrovato “alcun materiale esplosivo” in possesso dell’uomo che è entrato nel consolato iraniano a Parigi.

“Il prefetto di polizia, Laurent Nuñez, ha mobilitato la BRI“, un’unità di polizia d’élite, ha aggiunto la fonte, aggiungendo che il consolato aveva fatto una “richiesta di intervento” alla prefettura di polizia.

Chi è l’uomo arrestato?

L’uomo arrestato oggi nel Consolato dell’Iran dove si era introdotto dichiarando di avere con sé degli esplosivi è un iraniano di 61 anni apparso “fuori di sé” al momento del fermo. La procura ha ricordato i suoi precedenti: l’uomo si era infatti reso protagonista di altri episodi di violenza in passato. Quando oggi è stato fermato non aveva con sé esplosivi e la polizia non ne ha trovati neppure nell’auto che gli era servita per arrivare sul luogo. Secondo quanto appreso da BFM TV, che cita una fonte dell’inchiesta, l’uomo si sarebbe dovuto presentare lunedì prossimo in tribunale per un tentativo di incendio dello stesso consolato risalente al settembre scorso. In quell’occasione, ancora incensurato, aveva spiegato il suo gesto affermando di voler sostenere i movimenti di rivolta in Iran. Aveva gridato “donne, vita, libertà” davanti al giudice. Era stato condannato a 8 mesi di carcere con la condizionale e il divieto di recarsi nell’arrondissement in cui sorge il consolato.

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