Aborto, botta e risposta Spagna-Italia. Meloni dura: “Parlano e non studiano…”

Il ministro dell’Uguaglianza spagnolo, Redondo, se la prende con la destra per l’emendamento sulla 194, ma la Premier risponde piccata

Linea rovente sull’aborto tra Spagna e Italia. Da Madrid, e per bocca del ministro dell’Uguaglianza Redondo arriva una feroce critica sull’emendamento del governo per la 194, la legge sull’aborto, ma la Premier Meloni non resta in silenzio e replica stizzita. “Alcune volte ascolto ministri stranieri parlare di questioni interne italiane senza conoscere i fatti nel dettaglio. E normalmente quando non si conoscono e si è ignoranti su un tema, pois così delicato, si deve avere almeno la buona creanza di non dare lezioni“, la risposta del presidente del Consiglio alla ministra spagnola, di area di sinistra, essendo lei socialista.

La discussione
Il ministro dell’Uguglianza spagnolo Ana Redondo e il presidente del Consiglio Giorgia Meloni (Ansa Notizie.com)

 

Il presidente del Consiglio italiano ha voluto rispondere in questo modo da Bruxelles alle pesanti critiche della ministra spagnola Ana Redondo aveva detto su X riguardo alla presenza nei consultori italiani degli esponenti pro-vita. E questo era quello che aveva scritto nel suo tweet, la ministra spagnola: “Consentire pressioni organizzate contro le donne che vogliono interrompere una gravidanza significa minare un diritto riconosciuto dalla legge. È la strategia dell’estrema destra: minacciare per togliere diritti, per frenare la parità tra donne e uomini“.

La replica anche dal ministro Roccella: “La Redondo non legge e si basa su quello che dice la sinistra in Italia, e sbaglia…”

La replica
Il premier Meloni con il Ministro Roccella (Ansa Notizie.com)

 

La Redondo è andata giù pesante, secondo il governo italiano anche perché ha parlato per cose e soprattutto su questioni che non conosce affatto. Ma non è basta. Sul tema è intervenuta anche l‘ex ministro delle Parità spagnola Irene Montero: “L’aborto è un diritto fondamentale di tutte le donne, è un diritto umano, e fa parte del nostro diritto alla salute”, le prime parole sempre riportare su X e poi l’aggiunta: “con questa decisione quindi il governo italiano sta mettendo a rischio la vita e la sicurezza delle donne, che sono più della metà della popolazione“.

E anche qui c’è una replica dalla diretta interessata, la ministra per la Famiglia Eugenia Roccella che all’omologa Redondo ha replicato, più o meno con gli stessi toni della Meloni, facendo riferimenti precisi: “Suggerisco ai rappresentanti di altri Paesi di basare le proprie opinioni sui testi e non sulla propaganda della sinistra italiana, che si dichiara paladina della legge 194 ma non ne conosce il contenuto, dal momento che contesta un emendamento che riproduce un articolo della legge sull’aborto in vigore da 46 anni“. la contraddizione rispetto a una legge che mette al centro l’insindacabile autonomia della donna?

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