Strage di Erba, spunta una nuova ipotesi: la mossa dei killer

Strage di Erba, spunta una nuova e clamorosa ipotesi: la mossa dei killer 

Tra poco meno di tre mesi, precisamente il 10 luglio, verranno messe in scena le repliche sull’istanza di revisione in merito alla condanna all’ergastolo di Olindo Romano e Rosa Bazzi. Ovviamente ci stiamo riferendo alla strage di Erba. Come confermato anche da parte del presidente della Corte d’Appello di Brescia sarà la volta della camera di consiglio. D’altra parte, però, la difesa tuona in merito al racconto di uno dei testimoni di quella vicenda, Mario Frigerio. Nel corso delle sue dichiarazioni ci sarebbero delle “gravi anomalie“.

La mossa dei killer prima di agire
Strage di Erba (Ansa Foto) Notizie.com

Anomalie che ci sarebbero anche in merito alla ricostruzione della dinamica di questo orribile delitto. Si parlerà anche di una pista che, in un primo momento, era stata scartata e bocciata da parte dei giudici. Una pista che riguarda una possibile vendetta nei confronti di Azouz Marzouk, ovvero l’uomo con cittadinanza tunisina e marito di Raffaella Castagna. Vale a dire una “missione di morte” da parte di una banda rivale con il movente della droga.

In merito a questa ricostruzione pare che i killer si sarebbero appostati proprio sotto casa della Castagna per ore. L’obiettivo era quello di sgozzare la moglie, il figlio e la suocera del tunisino. A perdere la vita anche la vicina di casa, Valeria Cherubini, diventata una testimone molto pericolosa. Dopo aver sgozzato le vittime sarebbero scappati dai tetti delle abitazioni. Questo è quello che fanno sapere i legali.

Strage di Erba, dopo aver sgozzato le vittime i killer fuggiti da sopra i tetti?

Queste le parole rilasciate da parte degli avvocati che difendono la coppia in carcere: “Nessuno li ha controllati. Eppure a Milano oggi i furti in appartamento si fanno dai tetti. Noi abbiamo indicati dei fatti gravi, delle omissioni gravi, delle anomalie gravissime, che devono essere accertate“. Lo ribadisce, ancora una volta, l’avvocato Fabio Schembri.

La mossa dei killer prima di agire
Rosa Bazzi e Olindo Romano (Ansa Foto) Notizie.com

Proprio quest’ultimo si sofferma a parlare della sua assistita, definita una persona che: “Non riesce a distinguere la destra dalla sinistra, non sa scrivere e leggere, né come funziona il luminol. Quelle confessioni furono un atto di generosità di Olindo per salvare Rosa e di Rosa per salvare Olindo“. Anche se questa tesi non è mai stata creduta da nessuna delle tre corti.

In aula il legale ha mostrato alcune foto. Tra queste il frame di un filmato dell’abitazione della Castagna che dà su via Diaz. Nello scatto si vede una pianta con segni di compressione. Ovvero? Che il terrazzo è stato utilizzato come via di fuga. Una foto che non è ancora stata messa agli atti. La difesa ha contato 243 presunti errori nelle confessioni di Olindo e Rosa. Tra queste quelle che non sanno cosa siano il Luminol e le intercettazioni.

Senza dimenticare anche la macchia di sangue di Valeria Cherubini sul battitacco della Seat dei due coniugi. Per Schembri non ci sono dubbi: in quel cerchietto rosso non c’è stata dispersione di Luminol. La conferma arriva anche dal consulente Marzio Capra.

 

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