Bertolucci: “Sinner è il numero uno. Sulla terra…”

Paolo Bertolucci in esclusiva ai nostri microfoni su Sinner: “Attualmente è il numero uno al mondo. E al Roland Garros andrà per vincere”.

La scalata di Jannik Sinner continua in modo inarrestabile. L’altoatesino con la vittoria di Miami è diventato numero due al mondo, ma non ha nessuna intenzione di fermarsi qui. La spedizione sulla terra potrebbe consentire all’azzurro di superare anche Djokovic. Un percorso non semplice considerando le difficoltà su questa superficie. Di tutto questo ne abbiamo parlato in esclusiva con Paolo Bertolucci.

Bertolucci esclusiva Sinner
Paolo Bertolucci in esclusiva ai nostri microfoni su Sinner – Notizie.com – © Ansa

Paolo Bertolucci, la classifica dice altro, ma Sinner attualmente è il numero uno?

Assolutamente sì. Gli ultimi sei mesi dicono questo e non c’è discussione. Lo certificano le prestazioni, i successi e la sua crescita“.

Ora forse per lui arriva il momento complicato. Cosa dobbiamo aspettarci dalla terra? Quali sono le difficoltà che potrebbe incontrare?

Premettendo che quello che affronta la terra battuta non è lo stesso Sinner degli anni scorsi, non esiste giocatore che riesce a dimostrare il proprio tennis su tutte le superfici. Lo stesso Federer aveva qualche problema sulla terra oppure Nadal nei tornei indoor. Jannik è sicuramente un giocatore completo. Poi ha pochi giorni per trovare il giusto timing con questa superficie. I suoi colpi sono meno efficaci e gli scambi più prolungati”.

Bertolucci: “Dopo Montecarlo e Roma sapremo cosa Sinner potrà fare al Roland Garros”

Bertolucci esclusiva Sinner
Il pensiero di Bertolucci su Sinner – Notizie.com – © Ansa

La lunga spedizione sulla terra si concluderà con il Roland Garros. Potrà ambire a vincere lo Slam?

Vediamo cosa succederà a Montecarlo e Roma. Solo dopo questi tornei si potrà dare un giudizio più completo. Io comunque credo che il numero due del mondo vada a Parigi convinto di poter vincere lo Slam“.

Il primo è stato Sinner, poi Berrettini e ora Sonego. Sono molti i tennisti italiani che hanno lasciato gli allenatori storici. Situazioni diverse o Jannik è stato una sorta di riferimento per gli altri?

Sono cose diverse. Sinner ha cambiato quando aveva 20-21 anni. Sonego e Berretini lo hanno fatto in un momento della carriera differente“.

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