Regionali, rottura tra 5Stelle e Pd: “Gli accordi sono saltati”

Una rottura bella e buona senza se e senza ma, proprio nel momento di maggior dialogo, il filo si spezza tra i pentastellati e i dem

Campo largo o spazio largo? Forse sarebbe più adatto il secondo, vista la distanza che cresce e quanto è successo e sta succedendo in Piemonte. Dall’unità della Sardegna, alla delusione dell’Abruzzo fino alla disgregazione per la scelta del Piemonte. Ennesima figuraccia nel centro sinistra con il Pd che sceglie il candidato che non piaceva molto ai Cinquestelle e quest’ultimo che, visto l’andazzo, hanno lasciato stare e se ne sono andati. Un’alleanza che, se questi sono i toni e gli accordi o quanto meno le sinergie, non andrà lontano anzi, da nessuna parte.

La scelta
Gianna Pentenero è la candidata del Pd come Presidente alle elezioni Regionali del Piemonte (Ansa Notizie.com)

Poco importa che il Pd, dopo diverse trattative interne, abbia trovato il nome del candidato presidente alle prossime elezioni regionali. E’ quello di Gianna Pentenero, attuale assessore al Comune di Torino. E’ stata votata all’unanimità dall’assemblea regionale dem, nel senso che tutti erano d’accordo. “Siamo arrivati a questa assemblea con due mozioni diverse, si è prefigurato uno scenario unitario che vede la disponibilità di Chiara Gribaudo e Daniele Valle per mettersi da parte“, spiega il segretario regionale dei Dem Domenica Rossi.

“Pentenero è la vostra candidata? Non con noi, sceglieremo il nostro…”

La rottura
Giuseppe Conte e Elly Schlein (Ansa Notizie.com)

Una presa di posizione, quella del Pd, che non ha lasciato scelta e scampo al Movimento 5 stelle del Piemonte che non ha gradito, non tanto la scelta sul nome, quanto il metodo sembrerebbe, tanto che in un comunicato duro, spiegano i pentastellati: “Apprendiamo dalle agenzie di stampa la decisione maturata dal Partito democratico di ufficializzare la candidatura di Gianna Pentenero alle prossime regionali in Piemonte. Registriamo questo cambio di passo e di metodo“.

E non è tutto, ma c’è di più, anche perché è una decisione che non prefigura nulla di buono, non solo per il Piemonte ma anche per altre situazioni a livello nazionale: “Alla luce di tutto questo, nei prossimi giorni il Movimento illustrerà il proprio programma e avvierà il percorso per la scelta del proprio candidato presidente, convinto che il nodo per far voltare pagina al Piemonte“. Erano due settimane fa circa i sorrisi di Schlein e Conte con la vittoria della Todde e la celebrazione, quasi consacrazione del campo largo che adesso rischia di diventare un po’ lardo….

Impostazioni privacy