L’economista Ferri: “22 anni senza la lira? L’euro è solo un vantaggio, chi dice il contrario è ignorante…”

Il professore ordinario della Lumsa spiega a Notizie.com la sua tesi: “Passare da milionari e migliarari non è bello, ma è e resta un sogno avere una moneta come l’euro”

Capisco che, d’impatto, passare all’improvviso da milionari a migliarari non è stato bello, ma l’euro resta una grandissima cosa, un sogno e un vantaggio di cui ancora non ci rendiamo conto, se tornasse la lira passeremo da 6 milioni di poveri a 12 milioni e non certo 3 milioni di poveri…. A dire queste parole, e quasi a celebrare il 22/esimo anno dell’avvento dell’euro e dell’addio alla lira, è il professore Giovanni Ferri ordinario di economia politica Università LUMSA che a Notizie.com, spiega il suo pensiero su quanto è avvenuto in questi anni e quello che potrà accadere. “Diciamo subito che sono stati 22 anni di crisi, con poca crescita e poca capacità di creare ricchezza e posti di lavoro di qualità, ma c’ da dire che  l’Italia era già in crisi prima e non è che sia andata  benissimo in questi ventidue anni, ma sarebbe sbagliato dire che è colpa dell’euro, perché non è così“.

Il cambio
Una banconota di 10 euro che sovrasta le vecchie lire italiane (Ansa Notizie.com)

Il professore Ferri spiega meglio: “L’euro ci ha riparato dai gravi choc che ci sono stati come quello del 2008, con la grave crisi finanziaria, per non parlare poi di tutte le guerre. E’ anche vero che c’è stato un periodo in cui l’Europa ha mostrato una faccia da matrigna, nel 2011 e 2012 con la crisi dei debiti sovrani, periodo con l’idea che si dovevano avere i conti in ordine, tanto che ha prevalso l’austerità fiscale e a noi, sinceramente, ha fatto male, però se non è possibile dire dove saremmo senza euro con certezza, posso dire che la mia percezione è che senza l’euro saremmo stati più vicini ad essere come l’Argentina che il Canada, con iper inflazione, problemi di debito pubblico a non finire. L’euro ci ha imposto dei costi ma ci ha protetto da forti instabilità che altrimenti avremmo subito”.

“Se mi manca la lira? Solo un po’ all’inizio, ma poi assolutamente no”

Il professore
Prof. Giovanni Ferri ordinario di economia politica Università LUMSA (Facebook Notizie.com)

Nessuna nostalgia da parte del Professore Giovanni Ferri che a Notizie.com rivela che, forse, solo “all’inizio si mi è mancata, anche perché fare i calcoli in euro era complicato“, ma poi tutto si è sistemato e l’abitudine, forse anche un po’ d’euforia di avere una moneta nuova che aprisse nuovi orizzonti, ha fatto il resto. “All’inizio è stato un po’ un caos, ma dopo no, c’erano dei grandi vantaggi e ci sono tuttora, ma nel 2002 potevi viaggiare per l’Europa senza cambiare, anche perché le lire chi le prendeva? Al limite solo dollari o marco tedesco”.

C’è però qualcuno che, a distanza di anni e ogni tanto se ne esce con il concetto (puerile, poco contemporaneo e obsoleto ndr) che con la lira si stava meglio e che sarebbe bello se tornasse, staremo sicuramente meglio, uno dei tanti concetti espressi. E qui il professor Ferri è meno diplomatico, tanto che spiega: “Se sono persone che non conoscono il pensiero economico sono degli ignoranti, se invece hanno studiato economia, stanno facendo un gioco sporco e sono nemici della patria, anche perché se dovesse tornare la lira, così d’incanto, da 6 milioni di poveri passeremo a 12 milioni e non certo a 3 milioni di poveri“. E qualche stolto che lo dice, purtroppo c’è. Il professore Giovanni Ferri chiude con una riflessione chiara e che fa ben capire quanto sia stato importante arrivare e avere l’euro: “E’ una moneta e un un modo che ci ha comprato tempo, per completare l’Unione Europea, senza saremo allo sbando con l’instabilità che c’è in giro per il mondo. Il prossimo passo è la difesa comune, ma credetemi senza l’euro sarebbe stato impossibile andare avanti”.

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