Sardegna, Mulè e la tirata d’orecchie alla Meloni: “Le serva da lezione”

Nel corso di una intervista che ha rilasciato al quotidiano “La Repubblica” è intervenuto il vicepresidente della Camera dei deputati, Giorgio Mulè 

Nella giornata di ieri si sono svolte e concluse le elezioni in Sardegna. Un risultato che non ha lasciato affatto alcun dubbio: la vittoria di Alessandra Todde nei confronti di Paolo Truzzu. Senza dimenticare anche la spaccatura che si è verificata nella maggioranza. Dopo la sconfitta del centrodestra sono arrivate le prime dichiarazioni da parte di molti esponenti della politica. In primis quello della premier, Giorgia Meloni, che ha deciso di puntare il dito contro la Lega di Matteo Salvini.

Intervista a 'La Repubblica'
Il vicepresidente della Camera dei Deputati, Giorgio Mulè (Ansa Foto) Notizie.com

Lo stesso vicepremier che aveva lasciato in anticipo il Consiglio dei ministri. Sono arrivate le critiche anche da parte di Forza Italia. In merito a questi ultimi risultati sono arrivate anche le dichiarazioni da parte di Giorgio Mulè. L’attuale vicepresidente della Camera dei deputati ne ha parlato nel corso di una intervista alla ‘Repubblica‘. Nella stessa ha voluto lanciare un chiaro messaggio alla destra: ovvero che non devono effettuare delle prove di forza pensando solamente ai voti su elezioni differenti.

Elezioni Sardegna, Mulè: “Mai fare derby interni tra leader centrodestra”

Non solo: nemmeno quello di arrivare a ridosso delle elezioni per poter scegliere il giusto candidato. “Quando fanno le cose in fretta vanno sempre male” fa sapere Mulè. Tanto da citare l’esempio di quanto accaduto a Roma. Insomma, da questo avvenimento la destra deve imparare la lezione secondo il vicepresidente della Camera. Si è soffermato anche sulla scelta di candidare lo stesso Truzzu, attuale sindaco di Cagliari. La città che ha governato e che, in particolar modo, lo ha in qualche modo penalizzato.

Intervista a 'La Repubblica'
Il vicepresidente della Camera dei Deputati, Giorgio Mulè (Ansa Foto) Notizie.com

Senza dimenticare anche il capitolo delle valutazioni: “Quelle devono essere serene e distaccate dalle appartenenze. Soprattutto se stiamo parlando di amministrative“. Un attacco non solo alla presidente del Consiglio, ma anche agli alleati della Lega. L’esponente di Forza Italia si sofferma, soprattutto, sul “conflitto” tra la Meloni e Salvini per quanto riguarda la scelta del candidato. Loro, in questa occasione, fa sapere che non hanno agito con maturità: “Mai fare derby interni e prove di forza credendosi superiori in partenza“.

Mulè, in conclusione, critica la scelta dei tempi ed anche il suo candidato che non è riuscito a convincere molto la popolazione. Uno dei problemi principali è stato quello delle analisi, affermando che l’imposizione è sempre sbagliata. Spero che serve da lezione a tutti e che non si verifichino in Basilicata, Umbria e Piemonte“.

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