La promessa di Lollobrigida: “Pronti a cambiare l’agricoltura in Europa”

Nel corso di una intervista che ha rilasciato al quotidiano “Il Tempo” è intervenuto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida 

Il ministro Lollobrigida ha le idee fin troppo chiare per quanto riguarda il futuro. Prima, però, bisogna passare per le prossime elezioni europee che si svolgeranno nel mese di giugno. Se non si tratta (la sua) di una vera e propria rivoluzione allora poco ci manca. L’obiettivo del governo è quello di liberarsi, una volta e per tutte, dagli steccati imposti dall’Unione Europea. Nel corso dell’intervista al ‘Tempo‘ sono stati trattati altri argomenti importanti. Tra questo anche quello relativo ai trattori che sono scesi nuovamente a Roma a manifestare.

Intervista al 'Tempo'
Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida (Ansa Foto) Notizie.com

Lollobrigida ha spiegato che la situazione si è risolta dopo un lunghissimo confronto avvenuto con i vertici alti. Anche se, allo stesso tempo, la partita si è spostata in quel di Bruxelles. Il ministro, inoltre, ha fatto sapere che è disposto a parlare con tutti per cercare di risolvere problemi o altro. Sul taglio dell’Irpef ha spiegato che si è trattato di un elemento marginale rispetto alle richieste degli agricoltori. Le loro richieste riguardavano il 90% dell’approccio ideologico dell’Unione europea rispetto al mondo dell’agricoltura.

Lollobrigida: “Carne sintetica? L’Italia è la nazione della qualità”

Un provvedimento che ha reputato sempre “ingiusto” e che portava a tradire il principio di costituzionale della progressività del sistema fiscale. Come annunciato in precedenza Lollobrigida aspetta con ansia il 9 giugno per cambiare l’Europa. Una responsabilità che ha dato agli stessi cittadini italiani che, proprio quel giorno, dovranno determinare il futuro dell’Unione e del Paese.

Intervista al 'Tempo'
Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida (Ansa Foto) Notizie.com

In merito alla domanda se ci fosse, o meno, spazio per una nuova maggioranza in Europa oppure ad una alleanza fra popolari e socialisti la risposta non si è fatta attendere. Queste sono alcune delle sue parole: “L’alleanza fra popolari e socialisti è stata un disastro. Contiamo che il centrodestra in Europa possa far riemergere tutte le potenzialità. L’Italia è fra le tre nazioni più importanti e nel settore dell’agroalimentare fra le due più importanti“.

In conclusione si è voluto soffermare sull’argomento riguardante la carne sintetica: “Noi siamo la nazione della qualità. Il divieto di produzione di carne sintetica è stato necessario perché rappresentava una minaccia dal punto di vista della salute. Il divieto di alcuni prodotti non è una novità“. Fa inoltre sapere che non teme alcun tipo di concorrenza su nessun prodotto.

 

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