Premierato, il politologo a Notizie.com: “Riforma necessaria, ma tutto il Parlamento deve dialogare”

Sul premierato è necessario che tutte le forze politiche dialoghino tra loro. Non è un’opzione: per approvare la riforma serve tutto il parlamento”.

Il politologo Francesco Di Nisio è tra quelli che credono nell’utilità della riforma costituzionale che porti all’elezione diretta del presidente del Consiglio. A patto però che tutto il Parlamento sia d’accordo.

Premierato, il politologo a Notizie.com: "Riforma necessaria, ma tutto il Parlamento deve essere d'accordo"
Premierato, il politologo a Notizie.com: “Riforma necessaria, ma tutto il Parlamento deve essere d’accordo” (Ansa Foto) – notizie.com

Professore, è favorevole al premierato?
Una riforma è necessaria. Guardando al passato, tra gli anni ’50 e ’90 i governi avevano una durata di circa 11 mesi. Tanti prima di oggi hanno provato ad arrivarci, fallendo”.

Avrebbe preferito il presidenzialismo?
Era la scelta iniziale di Giorgia Meloni. Poi c’è stata una sorta di inversione di rotta verso il premierato che mi trova d’accordo. Il presidenzialismo avrebbe annullato di fatto la tradizione parlamentare della storia italiana. Il premierato è la migliore scelta”.

Può spiegarci cosa prevede la riforma?
È stata approvata il 3 novembre dal Consiglio dei ministri e prevede quattro cose fondamentali: rafforzare la stabilità dei governi, dare un ruolo effettivo agli elettori. I partiti possono avanzare l’ipotesi di un premier e i cittadini possono scegliere. La terza cosa che la riforma porterà è l’unione delle forze che sono sparpagliate. Il quarto punto è l’emargnazione del trasformismo”. 

Grazia a Zaki, il politologo a Notizie.com: "Un buon inizio per la collaborazione dell'Egitto sul caso Regeni"
Francesco Di Nisio (Aidosp) (Foto di Linkedin) – notizie.com

Lei è d’accordo con tutti questi obiettivi?
Eleggere il presidente del Consiglio non è sbagliato: al contrario, è uno strumento di democrazia diretta. Sono d’accordo anche con l’assegnazione del 55% dei seggi parlamentari perché dà garanzia di durata ai governi, quindi un beneficio al Paese”.

Quali sono invece, i contro della riforma sul premierato?
Ciò che non va bene è che l’elezione del premier debba avvenire tra i parlamentari eletti. A mio avviso non è una regola democratica. Siccome i parlamentari non vengono eletti dal popolo ma si fanno eleggere su indicazione dei partiti, i cittadini sarebbero costretti a scegliere in un ambito ristretto. Questo è un punto di debolezza, e ce n’è un altro”.

Quale?
Va chiarito chi sostituisce il presidente in caso di impedimento di mandato. È da rivedere il fatto che il presidente della Repubblica nomini il parlamentare più anziano. Si potrebbe pensare piuttosto, a un vicepremier come il vicesindaco, che prenda i poteri perché stabilito in anticipo. Il parlamentare più anziano potrebbe non avere le capacità per fare il premier. Inoltre, potrebbe avere un’età avanzata”.

Ha dubbi sui poteri che la riforma attribuisce al premier?
Bisognerebbe sviscerare bene la calibratura dei pesi e contrappesi istituzionali. Qual è l’effettivo potere del presidente del Consiglio? Poi, in base a questo, mantenere la tradizione democratica che limiti i poteri assoluti, perché siamo in un sistema parlamentare e non dobbiamo fare l’errore che il premier decida o agisca, magari sbagliando pure”.

Gestione cookie