Ciriani sicuro sul Premierato: “Più poteri al Premier, il Colle è salvaguardato”

Il Ministro con i rapporti per il Parlamento va avanti e spinge tanto sulla Riforma Costituzionale e spiega a Il Giornale le novità

Un percorso lungo, insidioso e complicato, ma alla fine si intravede una luce. E su quella il governo va avanti e non si ferma. Non lo fa il Ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, uno abituato ad alzarsi la mattina presto e prendere il treno diretto per Roma, lui che potrebbe avere un aereo e fare il suo percorso più tranquillamente. Invece lo si vede a Mestre prendere il treno per la capitale come se fosse un pendolare qualsiasi. E questa è una mentalità semplice ma chiara che lo stesso Ciriani applica nella vita di tutti i giorni anche e soprattutto in politica, figuriamoci tra gli emendamenti del Milleproroghe e la riforma del Premierato.

Il ministro
Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Ciriani (Ansa Notizie.com)

Una riforma alla quale sta dedicando tanto del suo tempo, anche perché fa parte del suo lavoro e poi avrebbe ottenuto l’incarico direttamente dal Premier Meloni di ascoltare tutti e mettere in piedi un testo per far sì che, alla fine, venga accettato da tutti. Per Ciriani è una missione quella di poter dare più potere e più decisione “al voto dei cittadini cui fare scegliere direttamente il presidente del Consiglio oltre a sindaci e governatori”. L’obiettivo, come ha sempre detto Giorgia Meloni, è quello di garantire dei governi più stabili, anche perché senza, tutto poi ricade sulla vita politica e anche sull’economia, e non solo.

“Il Colle sarà tutelato, è una riforma che non serve alla destra ma al Paese”

La riformatrice
Il ministro per le riforme istituzionali Elisabetta Casellati (Ansa Notizie.com)

Si cerca di dare più solidità al Paese, cercando di avere un premier eletto direttamente e un governo più forte, solido e duraturo. L’intenzione è questa. Ciriani, infatti, ribadisce a Il Giornale, che non è una riforma che “serve al centrodestra ma a un Paese” anche perché fino ad ora, ed la storia degli ultimi dieci o quindici anni, un governo dura in media un anno e due mesi. E quando succede questo, non è che aumenti la credibilità a livello internazionale.

Un punto importante, anche perché, come ama ribadire e ripetere il Ministro Ciriani, la cattiva politica poi si porta dietro tutto, dall’essere sempre e perennemente in campagna elettorale, andando a trascurare quelli che sono gli obiettivi che si dovrebbe prefiggere un governo che viene eletto, non certo quello che troppo spesso “si è formato dentro il Palazzo”. E riguardo ai poteri del Colle e del Presidente della Repubblica, che tanto aveva fatto discutere anche all’interno della maggioranza, Luca Ciriani sottolinea che il Premierato è una via di mezzo per salvaguardare i poteri del Quirinale, che avrà un ruolo fondamentale anche con questa riforma”. E non solo perché il Ministro dei rapporti con il Parlamento spiega: “Abbiamo ascoltato e tenuto conto anche dei pensieri e delle critiche delle opposizioni e di chi chiedeva, pure in maggioranza, di preservare le prerogative del Colle

Gestione cookie