Bertolucci: “Sinner ha già battuto Rublev. E sulla vittoria degli Australian Open…”

L’ex tennista Paolo Bertolucci in esclusiva ai nostri microfoni: “Sinner è tra i migliori quattro al mondo. In passato ha già sconfitto il russo”.

Jannik Sinner continua a far sognare l’Italia. L’altoatesino è ai quarti di finale degli Australian Open e nella notte di martedì scenderà in campo contro Rublev per approdare tra i migliori quattro dello Slam. Abbiamo parlato del cammino dell’azzurro (e non solo) con l’ex tennista Paolo Bertolucci.

Bertolucci esclusiva Sinner
Paolo Bertolucci in esclusiva ai nostri microfoni su Sinner – Notizie.com – © Ansa

Paolo Bertolucci, Sinner affronterà Rublev ai quarti di finale degli Australian Open. Meglio lui o de Minaur?

Sono due giocatori con caratteristiche abbastanza simili. Rublev forse ha una accelerazione di diritto superiore all’australiano, ma non lo stesso ritmo e mobilità. Ma Jannik li ha già battuti entrambi“.

Lo ha ammesso anche lui subito dopo la vittoria contro Khachanov. Contro Rublev servirà alzare il livello del servizio.

Sono ormai due o tre anni che si continua a parlare di questo. Il colpo è migliorato anche se non ha ancora la continuità desiderata. Ma quando un giocatore con un servizio ridotto riesce a batter in tre set uno come Khachanov significa che è in forma“.

Sinner è l’unico a non aver perso un set. Questo lo porta ad essere il grande favorito?

Assolutamente no. Il fatto di stare a guardare le ore trascorse in campo, i set vinti non conta niente. C’è gente che ha fatto un percorso netto e poi ha perso in tre set. Sono tutti e quattro lì e le gerarchie rimangono le stesse“.

Bertolucci: “Cobolli e Zeppieri hanno fatto bene. Musetti…”

Bertolucci esclusiva Sinner
Sinner sugli italiani agli Australian Open – Notizie.com – © Ansa

In generale possiamo parlare di un Australian Open positivo per gli italiani.

Cobolli e Zeppieri hanno fatto bene. Le vittorie dei giocatori più affermati, la vittoria della Coppa Davis fanno sicuramente molto bene al movimento. Nuovi giovani si affacciano. Arnaldi non è ancora al livello di de Minaur. Come punteggio ci si poteva fare qualcosa in più, ma non parlerei di delusione“.

Forse Musetti ha deluso.

Sì, ormai è sei mesi che manca. L’unica cosa è che ancora molto giovane e quindi c’è tempo per ritrovare la strada della vittoria. Le qualità ci sono, ma serve anche altro“.

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