Giuseppe Provenzano, esponente dem, in un’intervista a ‘La Repubblica’ ritorna sulla decisione di alcuni dem di votare con la maggioranza sull’Ucraina.
Il Pd si spacca sull’Ucraina. Alcuni esponenti dem hanno deciso di votare la risoluzione di maggioranza accusando i vertici del partito di non avere una posizione molto chiara. “A chi lo ha fatto vorrei ricordare che al governo c’è Giorgia Meloni e non più Mario Draghi“, sottolinea Provenzano in un’intervista a La Repubblica.
“Le singole distinzioni non mi preoccupano – continua ancora l’esponente dem – ma accreditare l’idea che c’è un indebolimento del sostegno a Kiev è grave e da irresponsabili. Noi siamo dalla parte dell’Ucraina, ma chiediamo anche una iniziativa dell’Europa che porti alla pace giusta. Questo lo vogliono anche gli ucraini“.
“Ecco perché ci siamo astenuti”
![Provenzano intervista La Repubblica](https://www.notizie.com/wp-content/uploads/2024/01/Giuseppe-Provenzano-notizie.com-20241012.jpg)
Una posizione contraria che, però, ha portato il Pd ad astenersi e non a votare contro. “Lo abbiamo fatto proprio per il sostegno di Kiev – spiega ancora l’esponente dem – la maggioranza si è astenuta sulla nostra risoluzione perché condannava il veto di Orban e noi lo abbiamo fatto su una loro perché non sono più credibili“.
“Il ministro Crosetto non può limitarsi a parlare di una iniziativa diplomatica senza dire con chi – aggiunge Provenzano – la verità è che dopo un anno di retorica sui presunti successi internazionali di Meloni, loro non ci sono. E penso anche al Medio Oriente“.
La replica a Italia Viva
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In questa intervista Provenzano critica in modo duro anche Italia Viva, che nelle scorse ore ha duramente accusato il Pd di essere la brutta copia dei grillini: “Molte volte da quel partito dicono il falso. La parte sullo stop agli aiuti a Kiev era già decaduta perché preclusa dall’approvazione della nostra risoluzione e di quella della maggioranza che prevedevano il sostegno al Paese. Su questo tema c’è una distanza tra noi e il M5s. E il loro cambio di posizione lo ritengo strumentale“.