Tentativo di colpo di Stato in Ecuador dai narcos, uccisioni e caos: la situazione [VIDEO]

Momento di grande difficoltà nel paese, con gruppi terroristici e gente del cartello che si sono coalizzati tentando l’assalto ai mezzi di comunicazione e alle caserme. Il presidente Noboa ha firmato un decreto che avvia il “conflitto armato interno”

L’inferno sulla terra. E’ quello che sta accadendo in Ecuador nella notte italiana e nelle prime ore del pomeriggio con gruppi terroristici e gente del cartello che si sono coalizzate per attaccare il governo nel vero senso della parola. All’improvviso e in un’azione coalizzata e strategicamente preparata si è dato l’assalto alla tv di Stato, alle caserme e alle prigioni. Dalla normalità al caos nel giro di pochi istanti. La gente inizialmente non capiva, ma appena si è cominciato a sparare in strada è successo di tutto. La paura c’è stata quando un commando di 10 persone ha fatto irruzione alla televisione di Stato e fatto prigionieri tutti i giornalisti mentre erano in diretta. Una cronistoria allucinante.

L'assalto
Il momento in cui la polizia militare dell’Ecuador ha avviato la controffensiva contro il tentativo di colpo di Stato (Ansa Notizie.com)

Il presidente dell’Ecuador Daniel Noboa ha emanato un decreto d’urgenza affermando che il paese è nel pieno di un “conflitto armato interno“, e si tratta di un un vero e proprio decreto di guerra ai narcos. E’ da giorni che un’ondata di violenza su vasta scala ha fatto sprofondare il Paese sudamericano in un incredibile caos, quasi a un passo dalla guerra civile con bande armate in azione simultanea in tante città importanti, dalla capitale Quito a tante altre, con saccheggi, rivolte carcerarie, sparatorie, scontri con la polizia, omicidi in strada.

 

Fino a questo momento si contano almeno dieci persone morte, tra cui due agenti della polizia nazionale ecuadoregna, e tre sono rimaste ferite, negli scontri scoppiati nel quadro del “conflitto armato interno“, ma il bilancio non fa che salire di ora in ora, a causa dell’incredibile violenza che si è scatenata da gruppi “narcoterroristici” ai quali il Governo del paese ha dichiarato da giorni una guerra legale senza pietà.

 

Non ci fermeremo finché non troveremo i responsabili di questo atto criminale“, ha scritto sui social. C’è stato anche l‘assalto alla televisione pubblica con un gruppo armato di dieci persone che sono entrate in diretta durante il tg e hanno messo sotto sequestro tutto il personale della televisione, con minacce in diretta che tutta la gente ha potuto vedere mentre era a casa. Scene del terrore, con pistole puntate alla tempia del conduttore, famoso in tutto l’Ecuador.

 

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