Cecchettin, Turetta cambia cella? Scattano le proteste in carcere

Morte Giulia Cecchettin, Filippo Turetta pronto a cambiare cella? Non si sono fatte attendere le proteste da parte degli altri detenuti 

Quasi due mesi fa uno dei femminicidi che ha sconvolto il nostro Paese e che, allo stesso tempo, ha fatto decisamente più rumore. Ovvero quello che ha visto come vittima la povera Giulia Cecchettin, la studentessa di 22 anni uccisa sabato 11 novembre da parte del suo ex fidanzato. Filippo Turetta. Quest’ultimo, dopo una fuga durata una settimana, è stato fermato ed arrestato all’estero (Lipsia, Germania). Nel frattempo, proprio dalla casa circondariale di Montorio Veronese, arrivano delle importanti novità che riguardano il killer.

E' protesta nel carcere dove si trova Turetta
Giulia Cecchettin e Filippo Turetta (Ansa Foto) Notizie.com

A quanto pare il reo-confesso sarebbe pronto a cambiare sezione. Passare dalla sesta (infermeria) alla terza (quella più sovraffollata). Secondo quanto riportato da alcune fonti vicino al carcere pare che solamente due detenuti siano disposti a condividere la cella con lo stesso Turetta. In questo caso si potrebbero verificare una serie di spostamenti che allungherebbero i tempi del trasferimento. Ed è per questo motivo che sono nate le prime proteste.

Un anno, quello che si è appena concluso, a dir poco tragico dal punto di vista dei suicidi nel carcere. Secondo quanto riportato dal dossier “Morire di carcere” pare che 68 detenuti si siano tolti la vita. Dal carcere di Montorio, dove si trova proprio Turetta, ci sono stati tre episodi in meno di un mese (tra novembre e dicembre), Nell’ultimo giorno dell’anno è stato sventato un tentativo di suicidio da parte di un detenuto, salvato in extremis dai suoi compagni di cella.

Cecchettin, proteste nel carcere di Turetta: situazione al limite

Come annunciato in precedenza, però, questa attenzione mediatica che sta avendo il killer della Cecchettin non sta andando affatto giù a detenuti, parenti ed avvocati degli stessi. Troppo anche per Bizaj, Costantini e Tosato (i portavoce del carcere) che hanno dichiarato: “C’è chi può trascorrere il tempo giocando con la Play e c’è chi viene abbandonato in una cella di isolamento. Vogliamo capire perché esistano dei privilegi. Noi non possiamo e non vogliamo far finta di nulla“.

E' protesta nel carcere dove si trova Turetta
Giulia Cecchettin e Filippo Turetta (Ansa Foto) Notizie.com

Argomenti che potranno essere discussi ed affrontati quando il senatore padovano Andrea Ostellari, insieme al deputato veronese Ciro Mashio si recheranno all’interno del carcere. Una situazione carceraria (non solo quella veronese) al limite dell’indecenza: tra scarse condizioni igieniche fino ad arrivare alla mancanza di agenti penitenziari.

Di questo argomento ne ha parlato anche la premier, Giorgia Meloni nella conferenza di fine anno (posticipata a gennaio per influenza) di ieri: “Ereditiamo una situazione complessa con un sovraffollamento cronico intorno al 120%. Non si risolverà con amnistie, indulti o svuota-carceri. La soluzione è quella di rafforzare il personale di polizia penitenziaria e ampliare la capienza delle carceri“.

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