“La faccio saltare in aria”, minacce social alla città: arriva l’espulsione

Minacce sui social network da parte del terrorista, per quest’ultimo è arrivata l’inevitabile decisione: espulso dal Paese 

Non si trattava affatto della prima volta che aveva deciso di puntare una città in particolare. A tal punto da farla saltare in aria. Il suo obiettivo, a quanto pare, era quello di andare a Roma e di farla esplodere. Motivo? Per quello che sta accadendo in Medio Oriente nel conflitto tra Israele ed Hamas. Secondo questo terrorista la colpa, in gran parte, è dell’Italia. Colpe che sono state date dall’uomo anche agli altri Paesi europei.

Tunisino espulso dall'Italia
Espulso terrorista dalla città italiana (Ansa Foto) Notizie.com

Per un tunisino, di anni 38, da 23 (con regolare permesso di soggiorno) in Italia è scattata l’inevitabile espulsione. Con tanto di decreto del ministro dell’interno, Matteo Piantedosi (istituito lo scorso 29 dicembre), Già nella serata di ieri, mercoledì 3 gennaio, era ritornato nel suo Paese d’origine dopo essere partito alle 16 con una nave da Genova.

Minacce all’Italia sui social, espulso tunisino: ritorna nel suo Paese d’origine

L’uomo, che viveva a Salsomaggiore Terme, è stato condannato in passato per altri motivi. Tra questi maltrattamenti e violenza aggravata nei confronti della moglie. Adesso ne è scattata un’altra per “propensione verso posizioni religiose integraliste e oltranziste connotate da atteggiamenti di intolleranza verso le autorità italiane, da un forte risentimento antioccidentale e antisemita“. Nel mese di ottobre (precisamente il giorno 6) gli venne sospesa la patente di guida per possesso di sostanze stupefacenti.

Tunisino espulso dall'Italia
Espulso terrorista dalla città italiana (Ansa Foto) Notizie.com

Non è finita qui visto che, dinanzi al funzionario della Prefettura, esclamò delle frasi estremiste e violente appartenenti all’Islam. In quella occasione affermò che c’erano almeno 7 Paesi che avrebbe dovuto sparire dalla terra. Sempre in quello stesso mese dello scorso anno telefonò a una assistente sociale del distretto di Fidenza, chiedendole di conoscere il suo indirizzo di casa. Dopo che la donna aveva rifiutato l’aveva minacciata. Ai carabinieri si “giustificò” affermando che aveva agito “secondo il Corano“.

Successivamente, da quel momento in poi, vennero avviate delle indagini sull’uomo. Di conseguenza è stato scoperto che, dai suoi account social, pubblicava messaggi dal contenuto di un orientamento religioso radicale. Tanto da citare (in più di una occasione) l’organizzazione terroristica ‘Stato islamico’ che definisce Israele quale Stato ‘teppista’. Minacce all’Occidente come bersaglio, inneggiamenti al Jihad e menzione alla stazione di Bologna. Tanto da far capire che anche quella sarebbe stata un suo obiettivo.

Il tunisino, ovviamente, è stato espulso dall’Italia perché ritenuto un personaggio pericoloso e considerato una vera e propria “minaccia concreta“.

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