Manovra, l’amletico interrogativo di Calenda: “Disastro o miracolo?”

Carlo Calenda, senatore e leader di Azione, analizza in un lungo post sui suoi social, luci e ombre della manovra approvata ieri alla Camera. E si pone alcuni dubbi amletici

“La manovra: disastro o miracolo? Facciamo finta per un minuto di non essere dentro al nostro ‘Fight club’ e di decidere di valutare la manovra per quello che e’, senza toni drammatici o trionfalistici”. In un lungo post social,  Carlo Calenda senatore e leader di Azione,  analizza la legge di Bilancio approvata definitivamente ieri, col voto alla Camera delle ore 19.

Manovra, i dubbi amletici di Calenda espressi sui social
Il leader di ‘Azione’, Carlo Calenda (Ansa Foto) Notizie.com

“Distrugge le famiglie o salva le famiglie?”. L’amletico dubbio sul quale “gioca” dialetticamente il parlamentare di Azione. “Nessuna delle due cose. Conferma tagli precedenti del cuneo fiscale (dati 50-50 da Draghi e Meloni) per un anno. Questa misura aiutera’ le famiglie ma riproporra’ il problema della clausola Iva. Ogni anno dovremo trovare almeno 10 mld (in realta’ 15 con gli altri tagli) altrimenti le tasse aumenteranno. I cittadini non si troveranno molti piu’ soldi in busta paga rispetto allo scorso anno (16 euro medi) ma almeno non ne avranno di meno. Concentrare le risorse sul taglio del cuneo fiscale e’ sempre stata una richiesta della sinistra e del sindacato”, scrive il senatore.

Investe una cifra record sulla sanita’ come dice Meloni o la distrugge per favorire il privato, come dice la sinistra? Ancora una domanda retorica per Calenda sulla manovra, perchè la sanità è tema sul quale Azione insiste praticamente ogni giorno e in ogni dichiarazione di ogni singolo esponente. “Nessuna delle due cose. L’aumento record del Fondo Sanitario rivendicato dalla Meloni e’ costante negli ultimi vent’anni. Non aumenta di 3 mld, ma solo di 1,7 mld, molto meno di cio’ che serve per coprire l’inflazione. Quindi avremo meno prestazioni. Cio’ e’ accaduto con i governi di ogni colore politico. Manca dunque una scelta netta a favore della sanita’ che noi avremmo fatto anche rinunciando a parte dei tagli fiscali”. Spiega ancora Carlo Calenda che prosegue nel suo commento.

Manovra, l’amletico interrogativo di Calenda: “Disastro o miracolo?”

Manovra, i dubbi amletici di Calenda
Manovra, i dubbi amletici di Calenda, fotoAnsa

“E’ una manovra per la crescita o non c’e’ nulla per la crescita? Qui effettivamente non pare esserci granche’ in particolare per cio’ che concerne industria 4,0. Pero’ il governo ha rinegoziato con la Commissione l’utilizzo del Pnrr per finanziare industria 4.0 e se cosi’ sara’ la soluzione trovata e’ corretta. Un merito di questa manovra e’ aver chiuso il superbonus, il provvedimento piu’ costoso e piu’ di destra (regressivo) della storia repubblicana (varato dalla sinistra)”. Arriva il riconoscimento del segretario  di Azione, che poi accentua quali siano le assenze e le criticità della seconda legge di Bilancio dell’era Meloni .  “Sulla scuola invece c’e’ poco o nulla e soprattutto nulla per il tempo lungo fondamentale per contrastare la dispersione scolastica, favorire l’occupazione femminile e salvare dalla strada tanti ragazzi meno avvantaggiati. Non abbiamo votato la manovra per mancanza di risorse sufficienti sui pilastri del nostro welfare – sanita’ e scuola, che sono gia’ sgretolati. Ma cerchiamo sempre di darne un giudizio oggettivo”.

“Consideriamo il contesto valoriale e per questo siamo all’opposizione del governo, ma la politica non puo’ prescindere dalla realta’ e dalla verita’ altrimenti si trasforma in sola propaganda e tifo”, la chiusura di Calenda.

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