Lazio, Rambaudi su Sarri: “Ciclo finito? Ma perchè è iniziato?”

L’ex attaccante della Lazio degli anni 90, Roberto Rambaudi, è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni, per analizzare il momento non proprio felice della squadra allenata da Sarri 

L’ennesimo pareggio. L’ennesima rimonta subita. Ancora una trasferta non positiva della Lazio quella di ieri a Verona contro i gialloblù. Un punto che non aiuta a risalire la classifica e che non da continuità a un tentativo di rimonta che i biancocelesti devono iniziare per non vedere sfilare via sempre di più le posizioni che contano della classifica.

Roberto Rambaudi, ex giocatore della Lazio – Notizie.com –

 

Dopo il secondo posto della passata stagione c’erano grandi aspettative per quest’annata della Lazio. La grande vetrina della Champions League doveva essere il propellente giusto proprio per una stagione di vertice. In corsa per i primi posti utili per dare continuità proprio al piazzamento nella coppa più importante, fare bella figura e possibilmente passare il girone per qualificarsi alla fase a eliminazione diretta della Champions League ed entrare così nelle migliori sedici squadre d’Europa. La sensazione invece è quella di una squadra mentalmente scarica che non riesce più a seguire le richieste del proprio tecnico e che è riuscita, più di nervi e di volontà che di gioco, a trovare qualche motivazione in più per passare il turno in Europa addirittura con una giornata d’anticipo.

Troppi i problemi

La Lazio non riesce più a ritrovarsi. Se la vittoria soffertissima contro il Cagliari, arrivata dopo la bruttissima prestazione di Salerno, poteva far pensare a un problema soltanto mentale, il pareggio di ieri imposto dal Verona sul proprio campo, al termine di una prestazione per certi versi triste e inspiegabile, ora fa davvero riflettere un intero ambiente che si interroga se davvero forse non siamo arrivati alla fine di un ciclo, visti i troppi problemi che la squadra evidenzia ogni partita. Molti arrivano a paragonare questo terzo anno con Maurizio Sarri sulla panchina della Lazio al terzo anno del tecnico Zdenek Zeman nella stagione 1996-97. Anche con il boemo, dopo due stagioni ottime, la squadra aveva espresso un gran calcio e conquistato un secondo e un terzo posto, nella terza stagione i giocatori sembravano stanchi mentalmente per seguire ancora i dettami del tecnico. Su questo possibile parallelismo in esclusiva per Notizie.com è intervenuto Roberto Rambaudi, uno dei protagonisti principali di quegli anni con Zeman sulla panchina biancoceleste. “E difficile fare paragoni tra le due situazioni” afferma Rambaudi.

Zeman e Sarri – Notizie.com –

 

Poche similitudini

L’ex ala destra del tridente di quella Lazio targata Zeman crede che non sia possibile mettere a confronto le due situazioni soprattutto perchè sono passati troppi anni e il calcio è anche profondamente cambiato. “Credo che sia impossibile fare un parallelismo tra la Lazio attuale di Mister Sarri e la nostra Lazio dell’epoca”, argomenta Rambaudi, “soprattutto perchè ci troviamo di fronte a giocatori diversi, epoche diverse, qualità diversa e soprattutto gioco diverso, a mio modo di vedere. Una mentalità, una filosofia soprattutto completamente diversa. Uno amava andare più in verticale con velocità, l’altro preferisce fare del possesso palla l’arma per stanare gli avversari”. Per molti inoltre sembra che sia arrivata a fine ciclo questa Lazio con il tecnico toscano in panchina, ma anche su questo Rambaudi ha le idee chiarissime. “Io non posso dire che il ciclo di Sarri sia già finito, ma piuttosto ci sarebbe da chiederci se sia mai iniziato!”.

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