Coppa Davis, Starace: “Italia pazzesca! E Sinner è un supereroe”

L’ex tennista azzurro ha parlato in esclusiva a Notizie.com il giorno dopo il trionfo nella finale contro l’Australia: “Un’emozione incredibile, questa vittoria è anche di tutti noi della generazione precedente”

Nella Storia del tennis, 47 anni dopo. L’Italia ha piegato l’Australia nella finale di Coppa Davis: prima Arnaldi, poi Sinner, il fenomeno azzurro che ha vissuto un 2023 da favola. Esultano capitan Volandri e tutto il team, straordinario nel gruppo e nei momenti più complicati, più volte a un passo dall’eliminazione. “Un’emozione incredibile, bravi tutti. E Sinner è un supereroe…”: Potito Starace parla in esclusiva a Notizie.com, c’è anche un po’ di lui nel percorso che ha portato l’Italia al trionfo.

Potito Starace Coppa Davis
Potito Starace ha parlato a Notizie.com il giorno dopo del trionfo dell’Italia in Coppa Davis (Ansa Foto) – Notizie.com

Potito Starace, la Coppa Davis è nostra, 47 anni dopo…

“È una giornata storica, un’emozione incredibile. Soprattutto in semifinale è stata straordinaria la vittoria di Sinner contro Djokovic, annullando tre match point. Contro l’Australia bravi tutti, anche Arnaldi che ha vinto la prima partita. Sinner, poi, ha devastato il numero 12 del mondo”.

Sinner si è dimostrato un trascinatore.

“Jannik ora è un supereroe! C’è poco da dire, ha fatto un miracolo contro Djokovic, quella era l’unica che poteva perdere. Ed era persa… In qualche modo è riuscito a portarla a casa”.

Volandri ha avuto coraggio: te l’aspettavi certe scelte?

“Io avrei messo Sinner in tutti i match, singolo e doppio. Anche triplo, ci fosse stato bisogno. Sonego è un buon doppista, se avessi potuto scegliere tra lui e Bolelli, forse anch’io avrei preso la stessa decisione di Volandri. Sono felicissimo per il mio amico Filippo…”.

Filippo Volandri
Filippo Volandri intervistato al rientro in Italia (Ansa Foto) – Notizie.com

Sinner può migliorare ancora?

“È un grande professionista, un ragazzo umile che ha voglia di crescere. Continua a dire di non essere perfetto, in una recente intervista ha detto di non essere ancora forte a livello mentale. Ci ha lavorato tanto nell’ultimo periodo, i risoltati si sono visti a fine stagione. A parte i miglioramenti tecnici, come per esempio il servizio, è riuscito a superare tanti ostacoli che prima lo bloccavano. Ha fatto quel salto in più, riuscendo a rimanere lucido nei momenti importanti”.

Arriveremo al tennista perfetto di questo passo?

“È già migliorato nel servizio e dal punto di vista fisico. Può crescere nei colpi al volo, anche se ci va poco. Colpisce talmente forte a volte nemmeno gli serve… Lo dico da qualche anno, già adesso ha le potenzialità per essere il numero 1 al mondo”.

Italia Coppa Davis
L’Italia ha battuto l’Australia nella finale di Coppa Davis (Ansa Foto) – Notizie.com

Ha battuto Djokovic tre volte in due settimane…

“Battere il serbo è un’impresa, adesso per lui forse non lo è più. Ma quel successo in semifinale lo è eccome”.

Un po’ di merito ce l’ha anche la vostra generazione in questo trionfo?

“Noi eravamo un’ottima squadra, di certo non potevamo vincere la Coppa Davis, ci mancava il supereroe e la formula era diversa. Comunque siamo partiti da lontano, io ho esordito in Coppa Davis in C, poi siamo andati in B, non siamo stati fortunati nei sorteggi per tornare in A. Una volta abbiamo pescato la Svizzera di Federer, poi la Spagna di Nadal. Questa vittoria in Davis comunque è di tutti gli ex tennisti, di tutti quelli che hanno sudato per portare a casa una partita”.

Potito Starace
Potito Starace ha esordito in Coppa Davis quando l’Italia era in Serie C (Ansa Foto) – Notizie.com

Domanda extra su Berrettini: riuscirà a tornare al top?

“Matteo ha problema, è troppo bello! A parte le battute, il problema principale di Matteo è fisico: così grosso sopra, sotto un po’ meno… Quando sei così e ti fai male, è difficile riprendersi al 100%. Ma se lui sta bene, con quel servizio e quel dritto che ha, può tornare sicuramente almeno nei primi 20. Tranquillamente. Certo, serve continuità per stare nella top 10. Ora il numero 12, se sta male e salta qualche torneo, in un attimo diventa il numero 30. È un attimo scivolare via dalla classifica. Berrettini è ancora giovane, può riprovarci, speriamo ritrovi la condizione fisica. Lo conosco bene, è mio amico, in un certo senso l’ho cresciuto, era un ragazzino quando l’ho conosciuto al Circolo Aniene. Spero di rivederlo presto in forma”.

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