Zakaria: “Israele vive nella paura perché Netanyahu ha favorito Hamas”

L’analista di politica estera della Cnn parla chiaro e non ha il timore di spiegare la sua versione che attacca il primo ministro israeliano

Un attacco che non è arrivato da solo. Un attacco che è figlio di una situazione che va avanti da anni, da politiche che si stanno rivelando sbagliate da tempo. “L’ attacco di Hamas contro Israele non è caduto dal cielo all’improvviso. È maturato negli ultimi due decenni, caratterizzati dalla creazione di un Medio Oriente post-americano”, a dirlo e sottolinearlo è Fareed Zakaria, analista della Cnn e uno dei grandi guru americani di politica estera. “Dobbiamo ricordarci – aggiunge l’analista politico della Cnn – che Hamas non è solo una voce del popolo palestinese, ma un’organizzazione votata alla distruzione di Israele, ecco perché lo Stato ebraico sta reagendo in modo così violento e massiccio. Siamo dentro un potente conflitto tra narrazioni diverse: Israele è decisa a distruggere Hamas, ma la tragedia è che può farlo solo distruggendo anche Gaza e causando migliaia di vittime civili“.

Il pensiero
L’analista politico della Cnn Fareed Zakaria con Ilary Clinton (Ansa Notizie.com)

Da come parla Zakaria sembra che il governo di Netanyahu abbia in qualche modo spinto Hamas, anche per delegittimare l’Autorità palestinese e non far nascere mai due popoli, due Stati, che lo stesso Bibi e anche Hamas non vogliono mai veder nascere. E qui arriva la conferma e la sottolineatura dello stesso analista: “Netanyahu ha facilitato i finanziamenti del Qatar ad Hamas, ha moltiplicato i permessi di lavoro ai transfrontalieri che venivano da Gaza, mirando a dividere i palestinesi e poter dire che la soluzione dei due Stati era impossibile in assenza di un interlocutore. Ma c’è un’altra tessera del mosaico: dopo la generazione dei Peres e dei Rabin, perfino di Sharon, negli ultimi 15 anni i governi d’Israele, tutti dominati dalla destra, non hanno fatto più alcuno sforzo per offrire una prospettiva ai palestinesi e l’Autorità palestinese, corrotta e debole di suo, è stata così delegittimata che fra i palestinesi si è radicata la convinzione che la lotta non violenta e la via diplomatica non portano da nessuna parte”.

Il presidente
Il Primo Ministro d’Israele Bibi Netanyahu (Ansa Notizie.com)

In questo senso il governo israeliano ha alimentato frustrazione e disperazione – ha spiegato Zakaria -, portando i palestinesi a concludere che la violenza sia l’unica strada”. In questo senso il governo israeliano ha alimentato frustrazione e disperazione, portando i palestinesi a concludere che la violenza sia l’unica strada».

Su come finirà il conflitto, Zakaria non è molto fiducioso, anche per quello che avverrà dopo, nonostante ci sia, tuttora e non ha mai smesso di farlo, una intensa attività diplomatica americana, ma Netanyahu appare irremovibile. “Israele è in una fase di estrema paura. Gli ebrei temono per la loro sopravvivenza, è finito il senso di sicurezza che era la raison d’être dello Stato israeliano. Non pensano di potere più vivere con un gruppo come Hamas che controlla Gaza. Biden ha una strategia giusta: offrire un appoggio forte a Israele e usare quel capitale politico per farsi ascoltare. Ma non è possibile”.

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