La guerra in Israele ha fatto alzare il livello di attenzione anche in Italia vista la possibilità di attacchi terroristici. E proprio su questo arriva l’allarme del governo.
Lo scoppio della guerra in Israele ha portato molti Paesi ad alzare il proprio livello di guardia. La Francia, vittima nei giorni scorsi di un attacco terroristico in un liceo, ha deciso sin da subito di aumentare la sorveglianza nei luoghi considerati più a rischio. Ma non è solo Parigi ad alzare la propria attenzione visto il rischio di attentati.
Anche l’Italia ha deciso di alzare l’allerta sugli attacchi terroristici. Ad oggi la situazione sembra essere sotto controllo, ma il Governo ha deciso nelle ultime ore di lanciare un chiaro allarme.
Piantedosi avvisa: “Saranno mesi complicati”
Il primo a lanciare l’allarme per l’Italia è stato il ministro Piantedosi. Il titolare dell’Interno, riportato da TgCom24, ha parlato di mesi molto difficili per il nostro Paese. In particolare, in questi ultimi giorni sono stati registrati diversi arrivi dalla Palestina. Nessuna novità per quanto riguarda la Penisola, ma di certo ora il quadro geopolitico è completamente differente e, per questo motivo, c’è la necessità di alzare il livello di attenzione.
“E’ importante all’arrivo chi in qualche modo ci possa dare indicazione di una maggiore sorveglianza“, ha sottolineato l’inquilino del Viminale a margine di un evento pubblico.
Crosetto valuta l’annullamento della festa delle Forze Armate
Una situazione di allerta che potrebbe portare il governo ad annullare la festa delle Forze Armate. Ad annunciarlo è il ministro della Difesa Crosetto: “E’ una possibilità per evitare rischi. In questo momento è fondamentale difendere la sicurezza dell’Italia perché sono certo che nelle prossime settimane ci sarà una nuova esplosione dell’integralismo e questo potrebbe portare l’aumento di una immigrazione“.
“In questo momento il rischio è quello di dover fare i conti con arrivi di persone che hanno intenzione di fare del male – ha aggiunto il titolare della Difesa – per questo motivo dobbiamo aumentare i controlli perché non possiamo permetterci di far entrare persone che hanno intenzione di combatterci“. E, infine, da parte di Crosetto un annuncio sul contingente di carabinieri che in questo momento si trova a Gerico, in Cisgiordania: “Si tratta di 22 militari e stiamo valutando il loro rientro“.
