Israele, la Cina si è detta preoccupata per l’escalation di violenze

Anche la Cina si è detta preoccupata per l’escalation della violenza Palestina-Israele. Pechino ha infatti invitato al cessate il fuoco. Nel mentre, il Presidente iraniano Ebrahim Raisi ha dichiarato che l’Iran sostiene la legittima difesa della nazione palestinese. Ma gli Usa sostengono che è ancora troppo presto per dire se l’Iran sia implicato nell’assalto a Israele.

Tutti gli analisti, i commentatori e la comunità internazionale si guardano intorno per capire chi abbia alimentato il conflitto perpetrato da Hamas ai danni di Israele e in che modo ci sia veramente interesse a mantenere viva la destabilizzazione dell’area, in un frangente storico in cui ci si stava per avvicinare sempre più a una condizione di pace. Così le parole della Cina acquistano un’importanza notevole.

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(Ansa)

Pechino si è detta profondamente preoccupata per l’attuale escalation di tensione e violenza tra Palestina e Israele. La dichiarazione è giunta alla comunità internazionale attraverso un portavoce del ministero degli Esteri cinese. In questo, la Cina ha chiamato “le parti pertinenti a mantenere moderazione e calma, a fermare immediatamente gli scontri, a proteggere i civili e a impedire alla situazione di avviarsi verso un deterioramento”.

Le parole contenute nella nota diffusa dal governo cinese

La nota diffusa dal governo cinese rimarca al contempo le difficoltà e “la stagnazione a lungo termine dei processi di pace”, che sono definiti come ormai insostenibili. Mentre si afferma che ul modo fondamentale per placare le ostilità “risiede nell’attuazione dei ‘due Paesi’ e nella creazione di uno stato palestinese indipendente”.

Allo stesso tempo, soltanto poche ore prima il Presidente iraniano Ebrahim Raisi ha dichiarato che l’Iran sostiene la legittima difesa della nazione palestinese, attaccando ancora Israele aggiungendo che quello che loro definiscono il regime sionista e i suoi sostenitori dovrebbero essere ritenuti i responsabili di quanto sta accadendo. Parole che, pronunciate il giorno dopo l’attacco lanciato da Hamas, inquietano non poco. Raisi avrebbe infatti affermato in un messaggio in un messaggio indirizzato “alla nazione palestinese” in cui si afferma che “i governi musulmani dovrebbero unirsi alla comunità musulmana nel sostenere la nazione palestinese”.

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(Ansa)

Per gli Usa, tuttavia, sarebbe ancora troppo presto per definire con certezza l’implicazione iraniana nell’assalto a Israele. Dichiarazioni pronunciate da un funzionario dell’amministrazione americana e che sono giunte mentre Stati Uniti e Israele stanno discutendo un possibile aiuto militare. Secondo le indiscrezioni riportate dalla Cnn, tuttavia, a breve potrebbe arrivare un annuncio relativo agli aiuti. Il funzionario americano citato dai media, inoltre, avrebbe aggiunto che il dialogo per una normalizzazione dei rapporti fra Arabia Saudita e Israele proseguirebbe nonostante l’attacco di Hamas. 

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