Morto dopo esplosione ordigno bellico, l’ultimo saluto al piccolo Gabriele

Morto dopo l’esplosione di un ordigno bellico, nelle ultime ore i cittadini hanno voluto rendere omaggio al piccolo Gabriele per l’ultimo saluto 

Oggi il giorno più brutto e doloroso per i cittadini di Vivaro (provincia di Pordenone). Quello dell’ultimo saluto. Poco meno di dieci giorni fa una drammatica vicenda che ha sconvolto non solamente la cittadina, ma tutto il Paese intero. Ovvero quello della morte del piccolo Gabriele Cesaratto. Ricordiamo che quest’ultimo è deceduto per via dell’esplosione di un ordigno bellico. Il tutto si è verificato nel garage dell’abitazione del nonno. L’adulto si trova ancora ricoverato in ospedale, ma non è in pericolo di vita.

Oggi l'ultimo saluto a Gabriele
Vivaro (provincia di Pordenone) (screenshot video YouTube) Notizie.com

E’ ancora sotto shock per quanto accaduto e, soprattutto, per aver visto morire con i propri occhi suo nipote. Nel pomeriggio si sono svolti i funerali del bambino. Presente buona parte della comunità, oltre ai suoi compagni di scuola ed amichetti che ancora non possono credere a quanto è accaduto. Stesso pensiero per i cittadini che conoscevano molto bene la vittima. Nella città veneta oggi è stato osservato il lutto cittadino, proprio come fortemente voluto dal sindaco, Mauro Candido.

Vivaro (Pordenone), oggi i funerali di Gabriele: dolore e rabbia in città

Le esequie si sono svolte alle ore 15. Gabriele dentro in una bara bianca. Avvolta da fiori e dalla maglia della squadra di calcio della A.S.D. Vivarina, dove giocava e si divertiva. Proprio come tutti i bambini. Purtroppo per lui, tutto questo, non potrà mai più continuare. La chiesa era gremita di persone. In molti sono rimasti fuori. Un dolore enorme per la famiglia che ancora fatica a crederci. Il rintocco lento delle campane ha accompagnato il feretro lungo la navata.

Oggi l'ultimo saluto a Gabriele
Vivaro (provincia di Pordenone) (screenshot video YouTube) Notizie.com

A portarla due volontari della protezione civile e due appartenenti alla società calcistica. Ricordiamo che il tutto avvenne nel pomeriggio del 22 settembre. Una bomba (molto probabilmente una granata) era esplosa nella stalla di via Pozzo. L’impatto è stato a dir poco terribile. Per Gabriele non c’è stato nulla da fare. Ferito gravemente il nonno, Silvio Cesaretto, ancora ricoverato nell’ospedale di Pordenone.

 

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