Bimbo morto per schiacciamento cranico, versioni genitori non convincono

Bimbo di 18 mesi morti per schiacciamento cranico, non c’è stata alcuna caduta dall’alto: faro puntato sui genitori 

Si continua a fare luce sull’assurda morte che ha visto come vittima un bimbo di 18 mesi. Purtroppo Bilal è passato a miglior vita dopo che gli è stato riscontrato uno schiacciamento cranico. Il piccolo, di origine serba, viveva in Veneto, precisamente a Portogruaro (provincia di Venezia). Nella serata di ieri il suo cuoricino ha smesso di battere per sempre. Il trauma cranico era evidente. Tanto è vero che il personale medico che ha provato a salvargli la vita è rimasto senza parole.

Indagati i genitori del piccolo Bilal
Portogruaro (Ansa Foto) Notizie.com

Resta ancora da capire come sia potuto accadere una cosa del genere. Tante sono le ipotesi che gli inquirenti stanno valutando e che non intendono scartare. Non è da escludere la pista che porta al pneumatico dell’auto (come riferito dai medici legali). Anche se così fosse ci sarebbero moltissime domande senza alcuna risposta: chi era alla guida? Le prime testimonianze dei genitori (ancora sotto shock per quanto accaduto) lasciano molto dubbiosi gli agenti che continuano ad indagare.

Portogruaro, morte bimbo 18 mesi: troppi dubbi degli investigatori

In un primo momento i genitori hanno parlato di una “caduta dall’alto” e che sia rimasto ucciso in un “incidente stradale”. Conferme in merito, però, non ce ne sono. Il trauma lo ha avuto all’altezza della nuca: questo è quanto ha riferito il medico legale che pensa ad uno schiacciamento da pneumatico di un veicolo. La pista dell’auto pirata non convince. Neanche la caduta dall’alto (cofano di un’auto come ribadito dalla nonna del bimbo).

Indagati i genitori del piccolo Bilal
Portogruaro (Ansa Foto) Notizie.com

Nel frattempo i carabinieri hanno acquisito la registrazione della telefonata fatta dai familiari del bimbo al 118.La Procura di Pordenone ha disposto l’autopsia, come confermato da Maria Grazia Zaina. L’esame si terrà giovedì 14 settembre. Gli investigatori sono convinti di riuscire a scavare la verità dai genitori. Verrà effettuato anche un altro esame, quello di tipo tecnico (con la collaborazione da parte dei militari dell’arma). L’obiettivo è cercare di avere quante più risposte possibili da questa assurda e tragica vicenda.

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