Omicidio Giulia Tramontano, la sorella Chiara nutre dubbi sull’ultimo fermo immagine di lei, poche ore prima di essere uccisa [FOTO]
In questi giorni si è ritornato a parlare nuovamente dell’omicidio che ha visto come vittima Giulia Tramontano. Ovvero la ragazza, originaria di Sant’Antimo (provincia di Napoli), uccisa a Senago dal suo fidanzato, Alessandro Impagnatiello. Insieme a lei è venuto a mancare anche il piccolo Thiago, il bimbo che aveva nella sua pancia e che due mesi dopo sarebbe dovuto nascere. Il killer, a quanto pare, da tempo stava avvelenando la propria compagna per ucciderla definitivamente.
Pochi giorni fa, però, si è diffuso l’ultimo fermo immagine della vittima, poche ore prima che venisse uccisa nell’abitazione dove viveva insieme ad Impagnatiello. Ovvero quella del famoso incontro avvenuto con l’amante di lui, ovvero la collega barista. Un abbraccio, intenso, quello da parte dell’amante. In pochi, però, hanno notato che Giulia non ricambia affatto. A specificarlo ci ha pensato direttamente la sorella della vittima, Chiara.
Per quest’ultima non ci sono dubbi: non c’è alcun gesto di solidarietà da parte della sorella nei confronti di lei. Nessun vero abbraccio. Lo ha specificato direttamente sui social network. Queste le sue parole postate sul web: “C’è una cosa che non tollero, sentirvi dire che l’ultimo abbraccio di Giulia con l’amante del suo compagno sia un lume di solidarietà in questa storia buia“. Ricordiamo che, fino a questo momento, Chiara Tramontano non ha mai voluto rilasciare alcun tipo di intervista in merito all’omicidio della sorella.
Omicidio Giulia Tramontano, nessun abbraccio da parte sua con l’amante [FOTO]
Un post che è continuato in questo modo: “Il dolore è un’esperienza così intima che è difficile condividerla con sé stessi, figuriamoci con gli altri. Lascio qui la mia opinione perché ho bisogno di gridarla affinché quel frame catturato dalle telecamere possa essere osservato con gli occhi della verità. Mia sorella si è avvicinata al suo interlocutore con le braccia cadenti lungo il corpo, viene avvolta da un abbraccio che non ricambia. Giulia non abbraccia la donna che si è intrufolata in casa sua ricoprendo il ruolo dell’amante. E ciascuno di noi avrebbe fatto la stessa cosa“.
Poi Chiara ha voluto concludere in questo modo: “La verità è che si sta cercando una morale inesistente nella tragedia che ha sconvolto le nostre vite. La solidarietà è altro. Cara Giulia, mi manchi tutti i giorni. Mi manchi come la pace che non ho più. Come la rabbia che mi annega. Come le ingiustizie che mi inghiottiscono. E forse mi avresti detto, se fossi stata in vita, di lasciare stare, ma non avrebbe funzionato. Non ti ha salvato l’amore e la solidarietà, ma le mie unghie difenderanno il tuo ricordo per sempre“.
