Bufera Giambruno, le sue parole fanno infuriare la Schlein: che attacco alla Meloni

Bufera sulle dichiarazioni di Andrea Giambruno, le sue parole hanno fatto infuriare la leader del Pd, Elly Schlein: che attacco alla premier Meloni 

Andrea Giambruno, giornalista e compagno della premier, letteralmente nella bufera dopo le sue ultime dichiarazioni che hanno scatenato un terremoto mediatico. Parole che arrivano in merito allo stupro di Palermo dove una 19enne è rimasta vittima di una violenza sessuale di gruppo da parte di sette ragazzi (tutti indagati e di conseguenza in carcere). Nella giornata di giovedì 7 settembre, a proteggere il conduttore televisivo, ci ha pensato proprio la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

Schlein attacca Meloni su parole Giambruno
Giorgia Meloni ed Elly Schlein (Ansa Foto) Notizie.com

Anche le sue parole, però, non sono state affatto digerite da parte di Elly Schlein. La leader del Partito Democratico, infatti, ne ha parlato a “Il Tempo della Donne” a Milano in occasione del festival del ‘Corriere della Sera’. La risposta che ha dato la premier, però, non è piaciuta all’italosvizzera che ha commentato in questo modo: “L’ho trovata grave. Sono del parere che si tratti di parole pericolose per cercare di ricoprire un incarico istituzionale decisamente così alto“.

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Non è finita qui visto che la Schlein ha voluto, ancora una volta, ribadire il proprio pensiero in merito: “Non penso che siano le donne a mettere o non mettere gli stupratori nelle condizioni di stuprare. Non penso che nessuna condizione o atteggiamento della donna giustifichino mai la violenza. È molto rischioso fare la graduatoria su come le donne si devono comportare, perché se pensate che le donne non possano bere una birra perché rischiano di più, cosa possiamo dire di quello stupro contro una donna che stava correndo al parco?“.

Schlein attacca Meloni su parole Giambruno
La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein (Ansa Foto) Notizie.com

Poi ha continuato a chiedersi: “Che non deve più uscire perché è rischioso? Quindi alla fine dei conti sarebbe meglio se ci coprissimo integralmente e non uscissimo più di casa? Bisogna effettuare un lavoro culturale molto più profondo e stabilire che è sugli stupratori, sui violenti, su quel pregiudizio sul corpo della donna che bisogna mettere tutta l’attenzione delle istituzioni e delle politiche che mettiamo in campo, purché non è tollerabile questa violenza dilagante“.

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