Morte Michele Merlo, arriva una nuova nota che porta la firma da parte della Procura di Vicenza: gli ultimi aggiornamenti
Arrivano altri dettagli in merito alla morte di Michele Merlo. Ricordiamo che il cantante era un volto noto della televisione per aver partecipato al programma di Maria De Filippi “Amici” ed anche “X Factor“. Purtroppo il cantautore è deceduto due anni va per via di una leucemia fulminante che non gli ha lasciato scampo. Nel frattempo, però, arrivano delle importanti novità da parte della Procura di Vicenza. A quanto pare avrebbero chiesto l’archiviazione del caso.
Per il semplice fatto che i magistrati non credono che sia possibile dimostrare il nesso della casualità e quindi, di conseguenza, verificare eventuali responsabilità del caso. Una delle ipotesi su cui si stava lavorando sino ad ora è che il ragazzo, di appena 28 anni, si sarebbe potuto salvare. Solamente se il suo medico di base (attualmente finito nella lista degli indagati) avesse scoperto sin da subito la malattia che ha colpito il giovane cantante.
Morte Michele Merlo, la Procura di Vicenza chiede l’archiviazione
Un lutto terribile per la sua famiglia e per tutta la comunità di Rosà (provincia di Vicenza) dove il ragazzo era nato. Il suo decesso (avvenuto il 6 gennaio del 2021) ha sconvolto il mondo della musica e della televisione. Ricordiamo che la vittima, il 26 maggio dello stesso anno, si era presentato nello studio medico con un grosso livido sulla gamba. Secondo quanto riferito era stato attribuito a un trauma, e per questo trattato.
Secondo l’accusa il medico non avrebbe capito che Merlo era stato colto da una leucemia fulminante, fuorviato, forse, dalle parole dello stesso cantante che lamentava e mostrava una contusione alla coscia. Il cantante era convinto che si trattasse di un dolore che si era procurato durante il trasloco.
Mentre l’avvocato della famiglia della vittima ha sempre sostenuto che sussistevano i presupposti per l’esercizio dell’azione penale, per la presunta condotta gravemente colposa del medico, poiché “il trattamento del paziente sarebbe potuto iniziare già la mattina del 27 maggio“. Una breve agonia per Merlo, durata quattro giorni e che ha lasciato l’intero Paese sotto shock per la sua giovane morte.