Dia, colpo alla Ndrangheta: confiscati beni a imprenditore

Importante operazione che ha portato la firma della Dia nei confronti della Ndrangheta: confiscati beni a imprenditore 

Una importante operazione quella messa a segno, nelle prime ore del mattino, da parte della Direzione Investigativa Antimafia. Il tutto dopo che è stato emanato un provvedimento di prevenzione da parte della Corte di Appello di Bologna. Secondo quanto riportato da alcune fonti locali pare che il personale in questione abbia confiscato beni per un valore complessivo che si avvicinano ai 3 milioni di euro. Questi ultimi sono riconducibili ad un soggetto indiziato di appartenere al sodalizio mafioso di matrice ‘ndranghetistica.

Confiscati beni a imprenditore
Direzione Investigativa Antimafia (Ansa Foto) Notizie.com

L’uomo in questione sarebbe una persona molto attiva in Emilia-Romagna. In particolar modo nei territori di: Reggio Emilia, Parma, Modena e Piacenza. Non solo, anche fuori regione visto che si attivava nelle province di Mantova e Cremona. Il soggetto in questione è storicamente legato alla cosca Grande Aracri di Cutro (provincia di Crotone) la cui esistenza e operatività è stata definitivamente sancita dalle sentenze del maxi processo “Aemilia”.

Dia, importante operazione contro imprenditore: confiscati beni 3 milioni di euro

Non è finita qui visto che lo stesso provvedimento ha disposto la sottoposizione dell’interessato alla misura di prevenzione personale della Sorveglianza Speciale di P.S. Con tanto di obbligo di soggiorno nel comune di residenza per i prossimi cinque anni. Un risultato che è stato raggiunto dopo che, alle spalle, c’è stata una lunga indagine investigativa.

Confiscati beni a imprenditore
Direzione Investigativa Antimafia (Ansa Foto) Notizie.com

Tanto è vero che gli esiti in questione avevano portato nel mese di luglio 2021 il Procuratore della Repubblica della Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna e il Direttore della Direzione Investigativa Antimafia a formulare una proposta congiunta per l’applicazione delle misure di prevenzione personale e patrimoniale.

Un decreto di confisca che ha interessato almeno 2 immobili e 5 imprese del settore edile e immobiliare (nella provincia di Piacenza e in quella di Cremona). Senza dimenticare, inoltre, che sono state sottoposte a sequestro anche 2 autovetture e ben 43 rapporti bancari accesi in numerosi istituti di credito. Non è da escludere che, nelle prossime ore, possano essere forniti dettagli in merito a questa operazione che ha portato la firma della Dia.

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